Considerazioni del Leopardi "terribilmente attuali"

Nel 1815, a 17 anni, il geniale Giacomo Leopardi scriveva "Sopra gli errori popolari degli antichi", in cui esaminava appunto gli errori e i pregiudizi riguardo agli dei, alla magia, ai sogni, allo starnuto, al "meriggio" (cioè quando il sole è più presente, come noto), ai terrori notturni, agli astri, all'astrologia, le comete, le eclissi, alla terra, al tuono, al vento e al terremoto, ai pigmei, i giganti, centauri, ciclopi etc., alla fenice e alla lice, concludendo che "la enumerazione degli antichi errori sarà sempre utile. Essa ci porrà in stato di paragonare le opinioni moderne con cotesti errori, e di conoscere se ciò che ora si tiene per costante sia stato mai sotto altro aspetto condannato dagli uomini; essa metterà i fabbricatori di sistemi fuori dalla possibilità di rinnovare impunemente gli errori antichi" (op.cit, Capitolo X°).

Se pensiamo alle scempiaggini di tanti (non di tutti, ma di molti) No Vax, vediamo come queste considerazioni siano "terribilmente attuali"...

Eugen Galasso
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