Letteratura e poesia

Letteratura e poesia (12)

Il critico Piero Citati è scomparso a 92 anni

Scompare a 92 anni con Pietro Citati un grande della critica letteraria (aveva scritto per il "Corriere della Sera" e per la "Repubblica") ma anche della scrittura, dove, tra opere su Goethe, Manzoni, Kafka, La Mansfield, Tolsoj, Dostoevskj, I Vangeli, Leopardi, romanzi che sono anche opere di raffinata critica letteraria, troviamo molte considerazioni originalissime sulla letteratura, da Omero all'oggi.

Non troviamo, nell'opera di Citati, riferimenti a una metodologia critica precisa, a un metodo ermeneutiico ben precisato. Potremmo definirlo, "critico senza metodo", per citare (mi scuso per il gioco di parole...) un'autodefinizione di Luigi Baldacci.

Eugen Galasso

I 700 anni di Dante

Il "Dante dì", che cade il 25 marzo, a 700 anni dalla morte di Dante Alighieri a Ravenna, vuole giustamente far rivivere il più grande poeta non solo italiano, quello che ha osato rappresentare in un poema straordinario il mondo ultraterreno, in forma mitica ma inserendo la cultura non solo teologica del suo tempo, per cui la "Commedia" (poi chiamata "Divina Commedia", da Boccaccio e altri esegeti) rimane una sfida per credenti, non credenti, agnostici, persone di ogni cultura.

Scompare Alberto Arbasino, un grande scrittore innovatore

Muore, con Alberto Arbasino (scomparso a 90 anni), un altro grande esponente del cosiddetto "Gruppo 63", che comprendeva altri grandi autori quali: Umberto Eco, Alfredo Giuliani, Nanni Balestrini, Luciano Anceschi, Renato Barilli, Elio Pagliarani, Giorgio Manganelli, Giuliano Scabia e altri, tra cui, per fare un'altro nome, Gianni Celati.

Tom Wolfe, giornalista e scrittore, è scomparso ad 88 anni.

Il grande Tom Wolf, nato nel 1930, scompare a 88 anni, lasciandoci un patrimonio letterario tutto da scoprire: l'autore del "Falò delle vanità" (1987), del saggio "The New Journalism" (1975), di tanti articoli e saggi pubblicati via via negli anni merita una considerazione che in Italia non ha avuto finora in maniera adeguata.

Rimpiangendo, a livello letterario, la scrittura di un Crane, di un Hemingway, di un Faulkner, ossia di scrittori situati tra il 1800 e lo scorso secolo, il demistificatore di quello che altrimenti ormai tutti/e chiamiamo il "mondo radical- chic" (espressione oggi perfino abusata, ma coniata da Wolf), le pagine di questo grande autore completo andrebbero rivalutate in pieno e, in molti casi, semplicemente conosciute, se consideriamo che molti dei suoi testi sono tuttora inediti in lingua italiana il che, bisogna pur dirlo, è abbastanza grave...

Burbero e insofferente, Wolf era ed è una di quelle coscienze critiche insopprimibili...

Eugen Galasso

Al Carambolage di Bolzano un omaggio ai poeti del Friuli

Il 30 novembre al "Carambolage" di Bolzano, ore 21, appuntamento importante (ingresso gratuito, tra l'altro) con "Sfuea", gli (in friulano-furlàn) "Sprazzi/stormi di luce disseminati nel cielo oscuro non si sa da quale mano" (poesia di Novella Cantarutti). Sul palcoscenico la cantante Elsa Martin ed il pianista jazz Stefano Battaglia.

In scomparsa di Elie Wiesel

Scompare un faro del pensiero ebraico e della letteratura mondiale, un poliglotta totale (nella migliore tradizione ebraica) nonché un vero testimone del nostro tempo, Elie Wiesel, che ci ricorda l'Olocausto e la persecuzione eterna di cui l'Ebreo è sempre stato vittima.

Nato nel 1929 in Romania, da genitori ebrei e da sempre cultore della cultura ebraica, Wiesel, che visse la Shoah a Buna, succursale di Auschwitz e poi a Buchenwald, ha espresso come giornalista e come scrittore la perennità di quel "bando ebraico" che ci ricorda l'orrore del nazismo e in genere di tutti i regimi fondati sull'intolleranza.

Scrittore da sempre, nel 1958 Wiesel diviene un grande nome della letteratura con "La Nuit" (la notte), volume prefato da François Mauriac, grande scrittore cattolico. Seguono "L'Aube" (L'Alba, 1960), "Le Jour" (Il giorno, 1961), "La ville de la chance" (La città della fortuna, 1962), "Les chants des morts" (in italiano tradotto come "L'Ebreo errante", 1966), "The Golem" (Il Golem, 1986), "Les Juges" (I giudici, non tradotto in italiano, 1999), "Rashi" (Rashi il commentatore, 2009), libro su Rachi ben Eliezer, figura chiave della cultura ebraica non solo medievale, grande studioso ed esegeta della Torah e del Talmud.

Wiesel, autore e divulgatore di cultura, premio Nobel nel 1986, con la sua Fondazione e come persona, rimane un grande testimone, uno "scrutatore" dei "Giusti", colui che ci ricorda gli orrori del Novecento, che nascono da lontano. Emblematico il suo apologo in cui, ad un interlocutore che gli chiede dove sia Dio, sente una voce interna che gli risponde: "Dov'è? Eccolo là, appeso a quella fune".

Eugen Galasso

Parole di gennaio. Poesia di William Allegrezza

William Allegrezza vive negli Stati Uniti e insegna all’Indiana University Northwest. I suoi lavori poetici, traduzioni, saggi e critiche letterarie sono stati pubblicati in vari stati, inclusi gli Stati Uniti, Olanda, Finlandia ed Australia e sono disponibili in molte riviste online, come Aught, Milk Magazine, sidereality, La Petite Zine, e The Drunken Boat. La sua silloge poetica lingo (2002) è stata pubblicata da suontic press e si può accedere al suo libro online Temporal Nomads (2003) sul sito xPress(ed) . È l’editore di moria, una rivista dedicata alla poesia e alle poetiche sperimentali, segue pure un blog: allegrezza.blogspot.com. Si è laureato con un Ph.D. in Letteratura Comparata presso la Louisiana State University.(read more_clicca sul titolo)

James Finnegan, poeta

James Finnegan vive a West Hartford CT. La poesia è per lui un’ossessione piuttosto che una professione. Lavora nel campo dell’assicurazione istituzionale finanziaria. Non molto frequentemente i suoi lavori poetici sono apparsi in pubblicazioni letterarie.

Nel 2001 ha fondato la NewPoetry List:
http://wiz.cath.vt.edu/mailman/listinfo/new-poetry.

Si può trovare il suo blog di aforismi al seguente link: http://ursprache.blogspot.com/

(read more_clicca sul titolo)

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