Il "Tartufo" di Moliere per la prima volta nella storia in scena in Suedtirol.

Da Ferragosto e fino agli inizi di settembre, nel corso dei "Freilichtspiele" (ossia teatro all'aperto) della Bassa Atesina/Unterland, a Egna (scuola elementare Laag, 20 e 30) si propone "Tartuffe", capolavoro assoluto del teatro, non solo di Molière (come noto, il suo autore) ma di ogni espressione teatrale creata nel mondo in ogni tempo.

Molière (Jean Baptiste Poquelin) la scrisse da commediografo ormai affermato e la pièce andò in scena per la prima volta nel 1669, con l'approvazione del "Roi Soleil" Louis XIV, ma fu presto ritirata per le pressioni dell'allora arcivescovo di Parigi per offesa alla religione: Tartuffe è, in effetti, l'archetipo-quintessenza del borghese bigotto quanto ipocrita, cosa che allora (ma anche dopo...) la Chiesa cattolica non tollerava e poi tollererà a fatica, facendo "buon viso a cattivo gioco".

Falsità, ipocrisia, "Scheinheiligkeit" (ossia fingersi santi senza esserlo, in francese "faire semblant", cioè fingere): queste le caratteristiche di un personaggio che, come "L'avaro", "Il malato immaginario", etc., sono creazioni del genio molièriano.

Finalmente anche il pubblico sudtirolese, cui la pièce, da parte di una produzione locale, era stata "risparmiata", per motivi già indicati sopra pur se riferiti ad altri luoghi ed epoche, potrà vedere "Tartuffe" nella versione diretta da Roland Selva, con Patrizia Pfeifer, Nik Neureiter, Horst Herrmann, Anton Gallmetzer etc. .

Tutte le informazioni telefonando allo 0471/812128 oppure cliccando Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Eugen Galasso

Last modified onDomenica, 14 Agosto 2016 19:02