In Venezuela è in atto un complotto per screditare il Presidente Maduro?

Ancora sulla "questione Maduro", ossia sull'attuale dirigenza della "repubblica bolivariana del Venezuela". Molte riserve su un governo "populista di sinistra"(?), che indubbiamente ha portato il paese a una condizione economica estremamente negativa o non ha saputo gestire la crisi. Ciò che, però, spunta ora, potrebbe essere grave: una giornalista colombiana offre soldi (e non pochi...) a un ex-membro dei servizi segreti del governo di Maduro perché getti fango sul governo in questione. Il documento è stato trasmesso, anche se l'audio si è rivelato di scarsa, per non dire pessima qualità. Ne sapremo di più, ma certo un "concerto" dei media occidentali per screditare indebitamente Maduro potrebbe ritorcesi contro chi lo ordisce, a mo' di boomerang, oltre ad essere la prova di indebite e ingiustificate interferenze, per non dire di un "complotto".

Eugen Galasso

Scomparso Gastone Moschin, raro esempio di attore comico e drammatico

Gastone Moschin, classe 1929, di San Giovanni Lupatoto, by Verona, è stato uno dei pochissimi interpreti italiani ad essere sia interprete drammatico (sue memorabili interpretazioni teatrali in "Zio Vanja" e ne "Il giardino dei ciliegi" di Cechov, come nei "Giganti della montagna" di Pirandello, tra le altre), sia comico.

Dai e dai, scoppierà il casino!!!

La crisi nord-coreana, culminata con i fatti di poche ore fa (un esperimento nucleare, con una bomba H, che ha creato sommovimenti tellurici in Giappone e Corea del Sud, tra l'altro) dimostrano che la "crisi di Ferragosto" non era affatto risolta, che il pericolo dato dalla forza nucleare (relativa, ma comunque rilevante) della Repubblica Popolare della Corea del Nord è tuttora minacciosa, che i toni del "capo supremo" Kim Jong-Un non sono per nulla inclini alla pacificazione, anzi.

Sarà stata la presidenza Trump (ormai presidente da più di mezzo anno), sarà altro (nessuno è nella mente del presidente-dittatore coreano), ma la situazione, almeno per ora, non è per nulla tranquilla... La Cina finalmente pare assumersi un compito attivo nella questione, e se fosse così le speranze di una ricomposizione - polemica, "con la faccia feroce", con proclami verbali di disastri immani - sarà forse possibile, evitando il peggio, che ci toccherà poi tutti.

Aggiungere altro sarebbe imprudente, in attesa di ulteriori sviluppi. Solo una considerazione: essendo quella di Kim una dinastia, che rimonta al famoso Kim Il-Sung, nonno paterno dell'attuale presidente, vissuto dal 1912 al 1994, viene da dire che, però, la figura del "leader maximo nordcoreano" che pure aveva tratti decisamente criticabili, non era apparentabile a quella di Kim Jong-Un... Era anch'egli un militare, ma nelle sue opere (che chi scrive aveva letto con attenzione) non si avvertono quei toni di minacce invece fortemente presenti nei discorsi del Kim attuale...

Eugen Galasso

Ricominciamo con l'elettroshock?

Roger Pycha, primario di psichiatria all'ospedale di Brunico e noto sostenitore dell'elettroshock, in un'intervista alla "Tageszeitung" sudtirolese (quella diretta da Arnold Tribus) sostiene, contro tutti/e, almeno in Italia, la bontà dell'elettroshock.

Il primario utilizza, a sostegno dell'uso dell'elettroshock, argomenti "soft", oltre a tutto : A) minimizzandone gli effetti, dove, a parte la pratica in sé, anche la narcosi/anestesia locale ha notoriamente effetti anche sul piano strettamente medico (ogni anestesia, anche locale, è comunque un problema, come noto, persino in sede odontoiatrica - ciò vale a fortiori per ogni intervento chirurgico, anche piccolo-di scarsa entità); B) la protesta anti-elettroshock sarebbe, Pycha dicit (ma anche il giornale che lo ha ospitato  mi pare avalli questa tesi), un fenomeno soprattutto italiano e di sinistra, il che, in un pubblico sudtirolese favorisce la classica associazione Italiani=comunisti, con le conseguenze ben note.    

Preti in politica

Vista la tuttora esistente incompatibilità tra abito talare e militanza politica, specialmente se comporta l'elettorato passivo (id est: candidarsi alle elezioni), sancita anche dal Codice di diritto canonico, alcuni preti "lasciano" e si candidano: lo fa ora, con dichiarazione sconcertanti (come la disponibilità a trattare con i mafiosi) l'ex parroco di Santa Monica a Ostia, Franco De Donno.

A Castel Tirolo il convegno "La Riforma protestante nel Tirolo e nel Trentino" dal 7 al 9 settembre

Dal 7 al 9 di settembre a Castel Tirolo si svolge il convegno "La Riforma protestante nel Tirolo e nel Trentino".

Finalmente, bisogna dire, visto che sia in Tirolo sia in Trentino la libertà di coscienza nell'interpretazione dei Testi Sacri non ha mai avuto molta fortuna. Se Michael Gaismayr, riformatore e "socialista utopico" (il Muenzer del Tirolo, dice qualcuno) fu ucciso vigliaccamente nel 1525, se più di un secolo prima un forse-riformatore come Rodolfo Belenzani, di origini aristocratiche, finì anch'egli molto male, solo ora si inizia a parlare di Riforma, se pure in modo molto tenue...

Nel Tirolo dominato dall'eroe ipercattolico e integralista Andreas Hofer e nel Trentino per anni (ora non più) anch'esso iperclericale che si torni a parlare di Protestantesimo e Riforma è già qualcosa, ma certo non basta...

Eugen Galasso

Un SPD poco caratterizzata, segnale della più ampia crisi del socialismo

In un bel saggio di William Irigoyen, giornalista francese e specialista di problematiche germaniche, si mette l'accento sulla crisi della SPD, il partito socialdemocratico tedesco, di grandi tradizioni storiche, fondato in una seconda fase da Ferdinand Lassalle e dal 1959 in rotta con il marxismo (Programma di Bad Godesberg), che oggi stenta a distinguersi dalla CDU (il partito di centro della cancelliera Merkel).

Vero che la SPD sembra sempre più legata all'economia di mercato (neppure alla Soziale Marktwirtschaft, ossia "economia sociale di mercato" ma tout court di mercato...), ma il punto è, per es., che non recupera neppure più il tema cooperativo (in Germania la cooperazione non è compromessa come in Italia) o altre problematiche sociali, ma sembra essersi appiattita su un europeismo stolido (e qui invece la Merkel sembra capace di qualche "guizzo innovatore").

Il fatto è, però, che, anche prescindendo dalla Germania, in tutta Europa e forse in tutto il mondo è la socialdemocrazia e il socialismo, comunque, a sembrare carente di "spinta propulsiva"; al di là di differenze specifiche, si nota un complessivo appiattimento, una sorta di omologazione che rende difficile distinguere i socialisti dalle "forze moderate" (espressione invero solo made in Italy o quasi) e dal centrismo. Una condizione non eccelsa, in realtà.

Eugen Galasso

Un PD "nervoso"

UN PD "nervoso", in crisi, almeno parziale, tra la politica "securitaria" di Minniti e la linea "meno dura" di Orlando, ma anche le querelles legate alle elezioni siciliane, con tanto di "diversità" sui candidati e la rottura tra il PD e le forze (invero neppure troppo esigue) alla sua sinistra, MDP e SI, dove non si sa se sarà questione solo siciliana oppure una questione più ampia, con riflessi a livello nazionale.

Un PD, complessivamente, ancora diviso tra renziani e antirenziani, con un'indubbia sindrome emorragica verso sinistra (MDP-Articolo 1, in particolare), ma anche con vari dubbi da parte dei/delle militanti su molte questioni, nonché il calo comunque indubbio nelle ultime elezioni amministrative.

Eugen Galasso

Concluso il seminario di matematica 2017 del centro Morin

CONCLUSO IL XLVI SEMINARIO DI MATEMATICA DEL CENTRO RICERCHE DIDATTICHE “UGO MORIN”

“HOMO LUDENS, HOMO FABER, HOMO SAPIENS: persone consapevoli con la matematica”

Bolzano, Trento, Alessandria, Milano, Trieste, Treviso, Firenze, Siena, Roma, Napoli, Noto, sono solo alcune delle città di provenienza dei più di cento insegnanti di matematica iscritti al congresso, docenti d’ogni ordine e grado, confluiti a Paderno del Grappa (TV), sede del Centro Ricerche Didattiche “Ugo Morin” (www.centromorin.it), in occasione del XLVI Seminario Nazionale d’aggiornamento tenutosi nei giorni 22, 23 3 24 Agosto 2017.

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