Giulia Gaggia

Giulia Gaggia

Il parco della Stazione conteso tra cittadini ed emarginati

Mi voglio soffermare a valutare l’area adibita a verde pubblico adiacente alla stazione ferroviaria, il Parco della Stazione. Quest’area è oggi teatro di scontri e polemiche dal punto di vista della sicurezza e del decoro estetico della città, in quanto, come spesso accade, è “abitata” in gran parte della giornata da persone emarginate e da coloro che utilizzano il luogo per svolgere attività delinquenziali, come ad esempio il traffico di sostanze illecite

Ho preso in esame alcuni articoli del quotidiano locale “Alto Adige” che, nel mese di agosto 2007, ha dedicato diversi servizi sull’argomento riportando commenti originati da forze politiche, dell’ordine e da enti che si occupano dell’assistenza agli emarginati della città.

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Il ruolo dell'educazione ambientale

Dai nostri comportamenti, dai comportamenti dei singoli, dipende in primo luogo la salvaguardia dell’ambiente; dovremmo esserne finalmente consapevoli e delegare sempre meno alle istituzioni in quanto tali. In questa direzione l’iniziativa del Ministero dell’Ambiente che promuove l’Educazione Ambientale intesa come strumento fondamentale per sensibilizzare i cittadini a una maggiore responsabilità verso i problemi relativi, e alla consapevolezza della necessità di essere coinvolti nelle politiche di governo del territorio. Si intende così promuovere cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti individuali e collettivi.

Tramite l’educazione ambientale è possibile uno studio e un approfondimento “sul territorio” di tutto il contesto naturalistico. Per questo è fondamentale sviluppare attività a diretto contatto con l’ambiente; s’intende partire dalle famiglie stesse che dovrebbero diventare parte diligente nel promuovere attività in questa direzione coinvolgendo i propri figlioli. È sicuramente possibile, creando la giusta alchimia anche il più resistente dei nostri ragazzi, potrà riscoprire le attività che finalmente prescindono dalla “rete”, coinvolgendosi nella natura.

Eh non so perché, non lasciano l’erba…

Se domandate ad una persona che risiede lontano dal Capoluogo altoatesino cosa gli viene in mente a sentir nominare la città di Bolzano, la prima cosa che vi risponderà sarà "grandi spazi verdi aperti a tutti".

Se questa è, almeno in parte, la nomea che Bolzano ha al di fuori della sua Provincia, mi domando: perché ci troviamo a leggere di situazioni sempre più diffuse riguardanti lo scarso interesse che i nostri politici hanno nei confronti dei principali polmoni verdi della città?

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