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Gillo Dorfles, interprete dello "Zeitgeist"

Vero genio universale e homo universalis, nell'accezione dell'Umanesimo e del Rinascimento, Gillo Dorfles, scomparso a quasi 108 anni a Milano, lui triestino. Inizialmente laureato in medicina con specializzazione in psichiatria, Dorfles è stato estetologo, critico d'arte, filosofo, pittore egli stesso (e per nulla "pittore della domenica", anzi...).

Dorfles ha scritto opere fondamentali, cogliendo come nessuno la sinestesia tra le diverse impressioni veicolate dalle diverse arti, dove coglieva sempre, come (probabilmente) nessun altro lo "Zeitgeist", lo spirito del tempo. Opere come "Il divenire delle arti" (1959), "Kitsch"(1963), ma anche il recentissimo "Essere nel tempo" (2015), sono testi che rimangono come pilastri e come vere fonti per ogni riflessione sulle arti ma anche su come, appunto, riusciamo a collocare le opere d'arte nel loro tempo, quale senso del loro tempo esse in realtà veicolino.

Anche nelle sue lezioni e conferenze Dorfles ha sempre aperto sentieri fondamentali per la comprensione del tempo, nell'accezione della moda (aveva scritto anche un'opera sulla "moda della moda"), della sinestesia, di come i fenomeni sociali vengano espressi, direttamente o in forma mediata, dalle opere d'arte, intendendo, appunto, le diverse arti.

Eugen Galasso

Last modified onDomenica, 04 Marzo 2018 20:35