Notizie di cronaca

Notizie di cronaca (55)

Tiriamoci su ... chiusi in casa per fermare la diffusione del "coronavirus"

In questi tempi con Covid 19 due considerazioni s'impongono: A) E' da evitare in ogni modo l'espressione "Ti conosco, mascherina..."; B) Agli eredi di Gabo (Gabriel Garcia Marquez) copyright assicurato per l'abuso del termine "Ai tempi del Coronavirus".

Buona segregazione a tutti/e dal Circolo mistico-podistico "pio baldelli" già "carlo lazzerini", che nell'occasione ringrazia la Fondazione Cinici.

(EG)

Si fa spettacolo!

Il cardinale elemosiniere (polacco-un altro, di altra nazionalità, forse non ci sarebbe riuscito) Konrad Krajewski, su indicazione papale, ha riattaccato la corrente a un edificio di Roma, sito in via Santa Croce in Gerusalemme, abitato illegalmente da extra-comunitari, anche clandestini.

Vigili del fuoco volontari in Alto Adige: una ricchezza del territorio

Prezioso e insostituibile è il lavoro dei Vigili del Fuoco Volontari in Alto Adige. Ogni anno sono migliaia i loro interventi: ad esempio, nel 2017 un totale di 10.880, nel 2018 un totale di 12.006.
Dislocati sostanzialmente in ogni comune dell’Alto Adige, abitanti del territorio medesimo, i volontari conoscono perfettamente la loro zona di competenza garantendo così la massima celerità ed efficacia.
Le principali parole d’ordine sono: cameratismo, coesione e lavoro di squadra, impegno sociale ma anche formazione, responsabilità, identità, apprezzamento e, perché no, adrenalina alle stelle.

Ne abbiamo parlato con il dott. Ing. Christoph Oberhollenzer, Direttore dell’Unione Provinciale dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari Alto Adige, con sede a Vilpiano, presso la quale si svolgono anche i corsi di formazione.
Al testo tedesco segue il testo in italiano.

Ciao Luigi

Apprendo con grande tristezza della scomparsa di Luigi Giuriato, docente di religione e giornalista (direttore, apprendo parimenti, di RTTR).

Talora Internet serve, ma se le notizie fossero positive, invece che negative, certo sarebbe meglio. Lo conoscevo in realtà, solo come collega del corso (anni Novanta) di scienze religiose, non ho seguito la sua attività giornalistica, anche perché sono in genere "straniero" da Bolzano e dalle sue cronache! ... Posso dire che era un uomo divertente, brillante, intelligente, estroverso; le doti, credo, essenziali per il giornalismo, in specie se ci si "espone al pubblico" attraverso la TV.

Ciao Gigi.

E.G.

"L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare!" Ginettaccio lo potrebbe ripetere anche oggi

A Firenze venerdì 14 si è tenuta una presentazione ufficiale, alla presenza di esponenti significativi della realtà culturale e religiosa della città e non solo, di cattolici ma anche della Comunità Ebraica Fiorentina, dell'audiolibro della Caritas, dedicato al campione di ciclismo Gino Bartali, di Ponte a Ema (frazione di Firenze), "Giusto fra le Nazioni" dal 1913, premio conferito ex post ai non-Ebrei che aiutarono gli Ebrei in particolare nell'epoca terribile della Shoah per salvare cittadini di origine ebraica.

Al campione, che non aveva fatto mai parola della sua opera, essendo un cattolico (distintivo dell'Azione cattolica sempre in bella mostra), in obbedienza al principio "il bene si fa, ma non si dice", aveva salvato molti Ebrei trasportando da Firenze ad Assisi in bicicletta documenti falsi, su indicazione dell'allora cardinale di Firenze Elia della Costa.

Bartali, ovvero "Ginettaccio", in apparenza scontroso e polemico, era invece uomo buono e retto, e il premio assegnato dall'istituto israeliano Yad Vashem l'ha meritato tutto e in pieno.

Credo sia più importante rivalutare questo aspetto rispetto a quello sportivo, che interesserà gli appassionati e gli storici dello sport più che i pochi "aficionados" ancora in vita. E, permettendomi di citare l'espressione favorita di Ginettaccio, che ricordo per averlo visto presentare all'inizio degli anni Novanta, "Striscia la notizia", "L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare", penso che essa vada bene anche per la confusa memoria di bilancio dell'attuale governo italiano e dell'attuale momento politico nazionale ...

Eugen Galasso

Discoteca di Corinaldo: la tragedia della faciloneria (e del facile guadagno)

Non conosco in specifico la località Corinaldo. So che si tratta di un comune relativamente piccolo, storicamente interessante, che vi è nata Maria Goretti (il fatto non mi interessa, francamente...). Detto questo, conosco, volens-nolens (prevale il secondo aspetto) le Marche: constato che si tratta di una realtà divisa; il nord (Pesaro-Urbino) riecheggia in parte la vicina Romagna, il centro (Ancona e provincia) è altro, il sud( Ascoli Piceno) è già quasi Abruzzo e che vi sia un accordo tra le tre parti non è assolutamente vero, anzi...

Se al Nord complessivamente le cose tengono (ma non dite nella vicina Romagna che nel Pesarese sembra di essere in Romagna... anche perché non è vero), già al centro le cose sono diverse. Disorganizzazione, confusione dominano abbastanza incontrastate, sicché, senza voler fare del razzismo (ci mancherebbe...) che i modelli culturali nell'Anconetano siano ben diversi da quelli della molto ben organizzata Romagna è cosa nota. Che la tragedia di Corinaldo sia almeno in parte dovuta ad incuria e faciloneria è evidente, come dimostra il fatto che la discoteca aveva un ben limitato numero di posti, mentre quel giorno accoglieva un numero di ragazze e ragazzi esorbitante rispetto ai posti disponibili (con una vendita biglietti ben più alta dei posti disponibili) ... Altro sarà/è da accertare, ma che le cose stiano così appare un fatto... Eugen Galasso

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