Pandemia COVID: le ricette devono affrontare gli interrogativi sugli effetti del virus

Quando si sente porre la questione delle riaperture in termini ultimativi, aprioristici - ossia: aperture comunque, chiusure comunque - temo che si bypassi la serietà degli interrogativi posti dal virus, dalla campagna vaccinale e da quanto ne consegue.

Non valutare i dati, soprattutto riguardo alla progressione dell'incidenza del virus a livello di terapie intensive sarebbe assurdo, come è assurdo porre la questione come se l'economia potesse procedere così, "per forza d'inerzia", con i compensi (un tempo definiti"ristori"). La pandemia c'è, ed è quella la causa delle restrizioni. Non ci sono restrizioni per il gusto di restringere. 

Altra questione - e qui naturalmente si gioca buona parte della serietà di prese di posizione da parte di chi vorrebbe "chiudere sempre e comunque" (e ce ne sono) - è quella dell'utilità reale del lockdown, tuttora scientificamente indimostrabile.

Eugen Galasso

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Last modified onLunedì, 29 Marzo 2021 11:31