Esito delle elezioni di domenica

Referendum boicottati, dal PD, dai 5 Stelle, dai redivivi pulviscoli comunisti e da soggetti vicini alla magistratura "impegnata" come "Il Fatto quotidiano" e altri, anche perche' il governo e la Corte costituzionale li hanno ritenuti "sovrastrutturali" o almeno non importanti in questa fase... Aggiungiamo le fomulazioni complesse per molte persone, ...

Comunque a questi signori, che sono riusciti a non far raggiungere il quorum, si possono sbattere in faccia i 10 milioni di nostri concittadini che sono andati a votare per i referendum (non pochi!) dei quali da metà (5 milioni di persone) al 75% (sette milioni e mezzo di uomini e donne) hanno votato SI.

Per le elezioni comunali, quando il centro-destra (o senza trattino?) si unisce, va bene, quando e' disunito va peggio... Ma siamo solo al primo turno delle amministrative (dove si votava) e fino alle elezioni politiche c'e' ancora parecchio tempo, almeno cosi' sembra, sic rebus stantibus.

Eugen Galasso

Capire, non giustificare. Per questo va combattuto il "pensiero unico" sulla guerra in Ucraina

Certo, di fandonie, anche filo-putiniane, la stampa e i mass-media ne contengono non poche. Non conosco le tesi (ipotesi, forse meglio) del sociologo Alessandro Orsini, oggi molto attaccato ma anche molto presente nei talk-shows TV. Tuttavia, leggo a riguardo un notevole fondo pubblicato da una rivista culturale ("Le Muse"), firmato dal dottor Davide Borruto, che parla del pericoloso gioco da "pensiero unico" (formula non usata dal vicedirettore citato della rivista) per cui chi formula dei "distinguo" sarebbe senz'altro un "filoputiniano".

Un testimone inattaccabile ci ricorda che l'Ucraina è una nazione ben distinta dalla Russia

A proposito della diversita', e dunque dell'autonomia, culturale (e ovviamente linguistica) dell'Ucraina rispetto alla Russia, fa fede ulteriore una lettera di valore storico di Andrea Caffi (1887-1955) a Giuseppe Prezzolini, il grande intellettuale, certo discusso, che segno' la vita culturale italiana del primo Novecento, in epoca fascista , post-fascista e recente, non senza polemiche.

Per fortuna Putin ha parlato in modo prudente

Pur se con il consueto gioco della "colpa attribuita" ad altri ("abbiamo sventato un'invasione occidentale"), modo di argomentare che ripropone la guerra, fredda ma anche calda, tra superpotenze (aggiornata ad oggi, quindi anche senza il vincolo ideologico), Putin e' sembrato piu' prudente nel discorso del 9 maggio in occasione della commemorazione della vittoria russa sui nazisti.

Decisamente, a parte la retorica patriottica e simili (la riproposizione dei valori tradizionali etc.), il leader russo e' sembrato meno bellicoso di quanto si temeva (le previsioni si sono rivelate ancora una volta errate e/o esagerate) ma, anche in questo caso, non e' detto che poi agisca in coerenza a quanto sembrerebbe di poter evincere da questo suo discorso.

Eugen Galasso

Lavrov, un'accusa di antisemitismo a Zelensky che si ritorce su di lui

La grottesca affermazione in TV di Lavrov, ministro degli Esteri russo, sulla presunta origine ebrea di Hitler (pura invenzione ed esempio clamoroso di falsificazione storica, da parte di un antisemitismo spesso neppure latente) dimostra ancora una volta come chi aveva affermato di aver scatenato una guerra per "denazificare" nasconda, in realta', un antisemitismo "in casa" nella "santa Rus"...

Conferma di Macron in Francia

Pur se a fronte di un notevole calo di voti rispetto alla prima elezione del 2017, e di fronte a un'indubbia affermazione, certo "relativa" ma importante, dell'estrema destra di Marine Le Pen e della sinistra di Melenchon, la Francia riconferma Presidente Macron, a conferma della scelta europeista.

Non è detto che la liberaldemocrazia sia destinata per forza a vincere

La guerra purtroppo tuttora in corso smentisce in modo clamoroso chi, come il pensatore USA di origine giapponese Francis Fukuyama , soprattutto in "The End of the History and the Last Man" ("La fine della storia e l'ultimo uomo", 1992) sostiene (tesi poi solo parzialmente messa in discussione in opere successive) che la societa' democratica-liberale si afferma inesorabilmente, spazzando via le altre e rendendo inutile ogni opposizione e dunque ogni tensione violenta (guerra o rivoluzione).

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