Arte e mostre

Arte e mostre (10)

L’architettura che resta. Mostra all'Eurac per scoprire l'architettura razionalista a Bolzano

Si inaugura il prossimo 12 aprile alle 18, presso l'Eurac di ponte Druso a Bolzano, la mostra sul razionalismo a Bolzano che prende spunto dall'opera dei due architetti padovani Francesco Mansutti e Gino Miozzo che, tra il 1934 e il 1936, hanno realizzato a Bolzano, all’imbocco di ponte Druso, la Casa della Giovane Italiana per l’Opera Nazionale Balilla.

Una bella mostra di Jakal all'UNICEF di Bolzano

La mostra di Pasquale "Jakal" Jacobone, funzionario comunale di Bolzano, laureato in filosofia, presso la sede UNICEF di via Corso Italia, che durerà per tutto il mese di giugno, ci mostra un aspetto nuovo del poliedrico artista, che ha un passato teatrale e musicale: si tratta di 12 disegni, incentrati o su figure "topiche" come Albert Einstein, Frida Kahlo, Audrey Hepburn, Alda Merini, ma anche su alcune figure di lattanti, imparentati(e) con l'artista.

Gillo Dorfles, interprete dello "Zeitgeist"

Vero genio universale e homo universalis, nell'accezione dell'Umanesimo e del Rinascimento, Gillo Dorfles, scomparso a quasi 108 anni a Milano, lui triestino. Inizialmente laureato in medicina con specializzazione in psichiatria, Dorfles è stato estetologo, critico d'arte, filosofo, pittore egli stesso (e per nulla "pittore della domenica", anzi...).

Roberto De Luca, artista raffinato

Roberto De Luca dobbiamo considerarlo un artista raffinato, ma in alcun modo lezioso, nel quale la conoscenza strutturale e l'esperienza semantica dell'arte non vanno in alcun modo verso un'arte freddamente accademica o tecnicistica. Lo dimostrano le sue opere, intelligentemente polisemiche, dove un paesaggio, palesemente ispirato a re^veries ma anche a modelli orientali (giapponesi più che cinesi, direi-vedasi l'opera intitolata "hokusai", in cui il modello appunto giapponese viene però riletto-ricollocato in una dimensione decisamente più personale rispetto alle creazioni dell'artista) rimanda però a referenti simbolici importanti quanto da esplorare continuamente (la polisemia, del resto, è =creatio perennis).

nudo femminile

Gianfranco Massimi, le sue opere al "Miami meets Milano"

Dopo due mostre significative, rispettivamente a Spoleto e Venezia, l'artista bolzanino Gianfranco Massimi ha raggiunto un altro traguardo: l'attestato di ammissione all'International Art Exhibition (mostra internazionale, in italiano )"Miami meets Milano" (Miami incontra Milano), che si svolgerà a Miami Beach dal 30 novembre al 4 dicembre di quest'anno.

Si tratta di una rassegna importante, dove l'ammissione è stata garantita da una figura di notevolissimo rilievo come Vittorio Sgarbi e altre figure partecipano all'attestato stesso, come le figure istituzionali della realtà milanese.

Massimi, peraltro conosciuto a Bolzano e in regione, viene ora conosciuto e apprezzato anche internazionalmente, in una città che è un vero crocevia dell'arte. Un'indubbia soddisfazione, oltre che un riconoscimento importante.

Eugen Galasso

Trans-Art 2016, "Festival of Contemporary Culture" a Bolzano

Trans-Art del 2016, ossia il "Festival of Contemporary Culture", organizzato col sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano, prevede varie iniziative culturali e spettacoli (musica, di diversi generi, teatro-danza, balletto, altro ancora) con ibridazioni oltremodo interessanti, tutte collocate a cominciare con il prossimo 7 settembre.

La cittadina di Chiusa omaggia i suoi artisti

Ormai un qualcosa di consacrato, questo"3 Mal 75", dedicato da Chiusa/Klausen a tre artisti (pittori) che hanno onorato la cittadina della Val d'Isarco, con formazioni diverse: Irmgard Gamper Delmonego, Horst Steinhauser e Marius Spiller, che quest'anno hanno raggiunto il "traguardo" (ma ormai oggi si parla di centenari e passa..., dunque oggi chi ha 75 anni, se in buona salute, è ancora "giovane").

Irmgard Gamper Delmonego, artista di Chiusa vissuta per anni in Germania, ha una formazione che vuo l"conciliare naturalismo e astrazione, visibile e nascosto", con una notevole rielaborazione di motiv i"Bauhaus", diremmo. Horst Steinhauser, il più fedele alla sua città, è "affascinato da sempre da monti, acqua e dalla natura in genere", che riproduce con perizia, come dimostra anche l'immagine dei fiori della cappella votiva di Sabiona, che risaltano per la loro bellezza. Marius Spiller, il più famoso dei tre, anche per varie mostre svolte negli anni e membro del"Kuenstlerbund", è legato soprattutto alla problematica dei simboli-archetipi, che esprime in maniera notevolmente efficace.

La mostra, che viene inaugurata il 5 di agosto, dura fino al 21 dello stesso mese; è accompagnata da varie visite storico-culturali alla città e da un film televisivo realizzato qualche anno fa su Chiusa nella storia ed oggi.

Eugen Galasso

Gianni Purin, artigiano ed artista, scomparso a 91 anni a Bolzano

Scompare con Gianni Purin, morto in questi giorni a Bolzano a 91 compiuti, un artigiano, pittore, scultore originalissimo. Veneto ma cresciuto nella città del Talvera, Purin, persona modesta e affabile, aveva notevoli spunti artistici, che si esprimevano sia a livello pittorico sia plastico-scultoreo, con creazioni in metallo, dove tematicamente l'interesse di Purin, ancora molto giovane negli anni Cinquanta e nei primi Sessanta, si rivolgeva soprattutto all'esplorazione dello/nello spazio, agli interrogativi cosmologici e cosmogonici, alle domande (che peraltro si ponevano già Giordano Bruno e Cyrano de Bergerac) relativamente alla vita in/su altri pianeti, quando l'esistenza di vita intelligente sulla sola terra sembra decisamente un'assurdità o comunque un'eccezione incomprensibile; pur se sappiamo che nel sistema solare la vita (anche quella non propriamente "intelligente" è resa difficile da condizioni chimico-ambientali profondamente diverse) ciò non sarà il caso in ogni parte del cosmo.  

Non volendo qui differenziare in modo duramente "dicotomico" tra arte e artigianato, sarà però da dire che Purin, nato artigiano, ha già in sé una propensione per l'arte, propensione che negli anni si sviluppa, anche per opera di qualche "mecenate" (qualche collega, qualche gallerista) e diventa quindi "per sé" (fuer sich, hegelianamente) attuandosi, realizzandosi nella creazione di opere. E Purin ha avuto varie soddisfazioni, in specie negli ultimi decenni, con varie mostre personali anche importanti, a Bolzano, ma, per esempio, anche nella collettiva importante realizzata a Fortezza. Da ringraziare, in specie, il collega artista Marius Spiller, decisamente più giovane,  che ha aiutato Purin in maniera determinante.      

Eugen Galasso 

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