"Maturaball" e offese retrograde
Vien da dire "I bin a wolscher, Texel!" (anca mi son tajan, perdiana!) commentando quanto trasmesso da un TG nazionale qualche giorno fa, quando uno studente che partecipava al "Maturaball" era stato redarguito come "wolsch" con un'aggiunta poco rispettosa. Che in certi ambienti anche studenteschi, soprattutto nella "periferia" altoatesina, rinascano sentimenti non solo anti-itlaliani, ma anche contro mistilingui e altri, è un sintomo pericoloso. Che poi questo avvenga a Bressanone, sede vescovile e "coperta dai preti" (couvert de pre"tes, Jacques Brel a proposito del suo Belgio) dovrebbe far riflettere.
Eugen Galasso
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