Eugen Galasso

Eugen Galasso

Scomparso Henry Kissinger

La morte di Henry Kissinger, a 100 anni, segna la fine di un'epoca: ormai ufficialmente fuori dalla scene politico-diplomatica da mezzo secolo, l'ex politologo e studioso di storia, passato alla direzione della politica estera USA, ha continuato a tessere le fila di una politica estera complicata, che non ha mai visto quella "the end of the history" (fine della storia) che anni fa aveva teorizzato il pensatore neocon Francis Fukuyama.

Rimane il ricordo di un'epoca che vedeva la contrapposizione tra due blocchi, una guerra fredda tuttavia mai diventata calda. Kissinger, di origini ebraiche e nato in Baviera ma presto diventato americano, accanto a molti "successi" (quello della pace in Vietnam gli è valso il Premio Nobel per la Pace) ha varie cose da farsi perdonare: in primis certamente l'appoggio al golpe di Augusto Pinochet contro il legittimo governo di Salvador Allende in Cile (settembre 1973), per non dire di una certa interferenza nella politica italiana all'epoca del ventilato "compromesso storico".

Eugen Galasso

Domande sul sindacato in questa fase

Da tempo la "triplice" non marcia più di comune accordo.

Era successo prima dello sciopero indetto da CGIL e UIL di novembre, ma anche prima di alcuni scioperi estivi: la CISL di Sbarra si situa diversamente rispetto al governo e in particolare a Salvini, il "precettatore".

Viene da chiedersi: A) quale sia ormai l'"unità sindacale", in un'epoca in cui i sindacati godono di una credibilità scarsa; B) quale posizioni assumano, al di là di scaramucce interne, i rappresentanti della CISL contrari alla linea di Sbarra.

Eugen Galasso

Media schierati politicamente sui fatti di cronaca

Anche un fatto tragico come l'uccisione di una ragazza da parte del suo ex, per non dire di un episodio più "politico" come la querelle sul recente sciopero, hanno dato l'occasione ai diversi mass-media di schierarsi politicamente.

Per esemplificare: "a destra" il TG 4, "a sinistra" soprattutto La 7, in modo meno profilato i canali RAi e il TG 5, se parliamo di tv, "Libero" e" Il Giornale", "a destra", "La Repubblica" a sinistra, meno profilato "Il Corriere della Sera" se si parla di giornali.

Intendiamoci: e' una tendenza dominante in tutti i paesi, ma più accentuata in Italia, in specie per quanto riguarda tematiche come quella apparentemente meno "politica" come quella dei femminicidi.

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La manifestazione di Madrid contro il patto socialisti-indipendentisti

La grande manifestazione svoltasi a Madrid da parte di VOX (ultradestra spagnola) e del Partido Popular contro il governo Sanchez, con la motivazione che il Partito Socialista di Sanchez ha coinvolto nella nuova compagine governativa nazionale anche esponenti degli indipendentisti catalani, non può essere occasione da copiare per adottare strategie simili in Alto Adige/Suedtirol.

E' sufficiente dire che in Spagna tutto è completamente diverso rispetto alla situazione politica altoatesina di oggi: la Spagna è un paese uscito appena a metà degli anni 1970 dalla lunga e terribile dittatura di Francisco Franco y Bahamonde (non meno terribile del fascismo italiano). Dunque i nazionalisti tirolesi, come neppure quelli italiani, hanno motivo di andare a trovare in Spagna motivi per applicare strategie e tattiche simili in loco, vista la situazione completamente diversa.

Per fare solo un esempio, in Spagna la rappresentanza catalana è di ispirazione maggioritariamente socialista, mentre in Tirolo del Sud i due piccoli partiti socialisti (un tempo esistenti, SPS e la SFP di Jenny) sono stati eliminati a favore di una destra estrema.

Eugen Galasso

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