L’architettura che resta. Mostra all'Eurac per scoprire l'architettura razionalista a Bolzano

Si inaugura il prossimo 12 aprile alle 18, presso l'Eurac di ponte Druso a Bolzano, la mostra sul razionalismo a Bolzano che prende spunto dall'opera dei due architetti padovani Francesco Mansutti e Gino Miozzo che, tra il 1934 e il 1936, hanno realizzato a Bolzano, all’imbocco di ponte Druso, la Casa della Giovane Italiana per l’Opera Nazionale Balilla.


L’iniziativa punta a valorizzare il patrimonio storico-architettonico e culturale del ‘900 in città. Nella cornice della mostra, che ha per titolo “L’architettura che resta. Francesco Mansutti e Gino Miozzo dal razionalismo a oggi”, vengono proposti anche dei tour guidati per scoprire l’architettura razionalista a Bolzano.
La mostra è stata resa possibile grazie al lavoro di inventariazione del Fondo Mansutti e Miozzo conservato all’Archivio del ‘900 del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, svolto dallo Studio Virginia, con il contributo economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. È frutto di un lavoro di collaborazione tra il Mart, l’Università degli studi di Padova, con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale ICEA, ed Eurac Research di Bolzano.

L'edificio di ponte Druso, per tutti i bolzani "la ex-GIL", progettato e costruito tra 1934 ed il 1936, dal 1937 a fine guerra è stata la sede della Gioventù Italiana del Littorio (GIL). Dopo la caduta del fascismo, l’edificio è andato in disuso, utilizzato in un ala quale cinema, in altri locali è stato ospitato un canile, in altri ancora è stato utilizzato come supermercato. Nel 1995 è tornato alla sua antica bellezza razionalista grazie all’intervento dell'architetto Klaus Kada di Graz, che ha anche inserito armonicamente sulla precedente struttura tutta una serie di ampliamenti utili a farne la prestigiosa sede del centro di ricerca Eurac Research, Accademia Europea di Bolzano.

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Dopo il momento dell'inaugurazione la mostra sarà visitabile dal lunedi al venerdi fino al 30 giugno, con ingresso gratuito. Si potrà visitare anche partecipando alle previste visite guidate, che avranno una durata di circa due ore, prenotandosi preventivamente al numero 0471 307000 o scrivendo all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. I tour della mostra sono organizzati dall’Associazione delle Guide Turistiche dell’Alto Adige in collaborazione con l’Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano.

Last modified onVenerdì, 01 Aprile 2022 20:15