Scomparso il giornalista liberale Arturo Diaconale

Scompare con Arturo Diaconale, morto a 75 anni, un giornalista, saggista, già membro del consiglio d'amministrazione della RAI, dirigente sportivo (della"Lazio") un esponente della cultura liberale, spesso anche vicina a quella del Partito Radicale, in specie quando questo era guidato da quella figura-chiave di quel tipo di cultura politica che era Marco Pannella (scomparso 4 anni e mezzo fa).

Diaconale era politicamente impegnato per la ricostruzione di un partito liberale (impresa difficile, sic rebus stantibus), e quindi rimaneva un outsider, un Don Quijote nel senso migliore (quello vero) del termine, detto anche da chi (come chi stende questa nota) si colloca diversamente in campo culturale e politico.

Eugen Galasso

Tutto ri-torna

... verso Ovest, oggi, venerdi 11 settembre, ore 7:33, si alza la curva dei contagi, tutto ri-torna.

 

Franco Boscolo

Che pena certi titoli di giornale! In questo caso quello del "Die Welt"

Commentando le notizie di giovedi 9 aprile, si vede che ora, dopo il governo tedesco e le pressioni olandesi, che hanno finora permesso all'Italia (ma idem varrà per l'altro paese mediterraneo colpito, la Spagna) di accedere solo al MES, strumento pericoloso (senza clausole, si dice, ma ciò sembra impraticabile), ci si mette anche la stampa germanica.

Solidarietà europea 0

Anche a Pasqua sembra riemergere l'"Europa matrigna": contro le speranze e con buona pace di chi pensava che Ursula von der Leyen (origini olandesi certe, ma non conta...) fosse meglio di Angela Merkel, nulla di tutto ciò.

Niente Eurobond, solo la solita tiritera montian-merkeliana del "rigore", contrariamente a quanto fanno altre banche, a differenza della Banca Europea...

L'Olanda, poi, e il Nord Europa meno "contaminati" dal Covid 19, farebbero meglio a star zitti. Solidarietà europea 0, la Germania sempre più isolazionista (stavolta anche contro Macron e la Francia). Dopo Kohl la CDU della Merkel va sempre più a destra, sempre più "pangermanica", anche se a parole le cose stanno diversamente.

Roba da ricordare la CSU di Franz-Joseph Strauss e anche quella attuale (la CSU è l'ala bavarese-cattolica del partito, non a caso unico vero interlocutore della nostra SVP)...

Eugen Galasso

Usare la differenza di fede per vincere in politica? Conte pare provarci

Messaggio al popolo italiano un po'aulico quello recentissimo del primo ministro Conte: se di positivo c'è il rifiuto del ricorso al MES, mentre si caldeggiano gli Eurobond, sul fronte della comunicazione generale prevale il linguaggio aulico, alato, con tratti parenetici e apocalittico-profetici, mentre prevale l'incertezza sui tempi della "ripresa", ma anche delle misure economiche da prendere, quelle, intendo, ad horas, non solo ad dies...

Per il resto, poi, l'avvocato-Primo Ministro ormai da due anni, parla della Pasqua, contrapponendo la sua fede (cattolica, come noto) a quella di altri, laici, agnostici, atei, ma forse anche di altre confessioni religiose... Serie A contro serie B, ancora una volta? 

Sono contrapposizioni che perfino l'allora DC sostanzialmente proibiva ai suoi esponenti di fare...

Eugen Galasso

Coronavirus: il destino di tutti nelle mani di persone più affidabili

Le improvvide uscite di Angelo Borrelli, responsabile (capo Dipartimento) della Protezione Civile dall'8 agosto 2017, sconcertano.

Borrelli, laureato in Economia e Commercio, dunque presumibilmente non a conoscenza approfondita di fattori epidemiologici, di virologia etc., prima ha ventilato la possibilità di "lasciare tutto chiuso"(tutti a casa etc.) fino al 16 maggio poi, poco tempo dopo, smentisce il fatto di aver rilasciato dichiarazioni e di aver parlato di date.

Certo non è il primo, anche tra gli esperti, ad aver "emesso" segnali contraddittori in occasione di questa nuovissima emergenza Covid 19, ma, come responsabile della Protezione Civile, avrebbe il dover di usare maggiore accortezza, senza lasciarsi andare a dichiarazioni smentite poco dopo.

Siamo in emergenza e quindi pensare alle dimissioni eventualmente come motu proprio o invece imposte più dalle circostanze che dal governo potrebbe anche non essere consigliato, ma è anche vero che qualcosa va pur fatto, e urgentemente, per mettere in mano il destino di tutti - per affrontare la pandemia coronavirus - nelle mani di persone affidabili.   

Eugen Galasso

Oscuramento di notizie causa Coronavirus

Oltre alla confusione sul coronavirus, che per molti versi è ancora "Il grande sconosciuto", un altro effetto viene provocato dal virus: la rimozione di molte notizie, di politica interna ma soprattutto estera: i focolai di rivolta (e repressione) in Latinoamerica, le tensioni continue nel Medio (meglio: Vicino) Oriente vengono espunti/e dalle informazioni, che sono prevalentemente riservate ai TG e ai social, visto che gli Italiani leggono, notoriamente, pochissimi quotidiani e settimanali e che il trend si è rafforzato da quando spopola Internet.

Un ulteriore contributo alla carenza di riflessione sull'oggi.

Eugen Galasso

Subscribe to this RSS feed