Ministeri che cambiano nome: segnale retorico o di contenuto?

Nuove denominazioni dei Ministeri: alcune riflessioni.

Non preoccupa il concetto di "sovranità alimentare", contenuto nella denominazione di "Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare", dato che la stessa forma e' presente in Francia, ma il concetto nasce nel 1996 dal movimento "via Campesina", che raccoglie contadini (campesino=contadino, agricoltore), pastori, allevatori.

Qualche problema in più per il "ministero dell'istruzione e del merito". Chi decide come valutare il merito, oltre all'antico problema "Chi giudicherà i valutatori?",?

Ancora, e qui i problemi sono maggiori perchè al nominalismo si aggiunge una valutazione anche sul neo ministro: il ministero della "Famiglia, della natalità e delle pari opportunita'", dove ministro è Eugenia Roccella, ex radicale-abortista, ma da anni cattolica integralista... Non per ripetere una formula: "Dio ci guardi dai convertiti", ma qualche dubbio, forse, è legittimo...

Eugen Galasso

(ndd) Questo del cambio dei nomi di alcuni Ministeri sta suscitando molte perplessità. Personalmente lo vedo in maniera positiva come artificio retorico per segnalare che si ha una linea nell'affrontare i temi di fondo del Paese. Certo, è su come si promuoverà il "merito" e su quali saranno i contenuti della "sovranità alimentare" che darò un giudizio. Ma quello che deve fare la politica è dare degli indirizzi ai problemi. Anche i nomi dei ministeri, mi pare, servono allo scopo. 

Last modified onDomenica, 23 Ottobre 2022 17:49