Catalogna: alla radice della richiesta di indipendenza dalla Spagna ci sono ragioni economiche

Che la realtà catalana sia diversa dal resto della Spagna è vero, ma è altrettanto vero che la Catalogna è da secoli parte della realtà spagnola, meglio, dello Stato spagnolo. La costituzione democratica spagnola (non quella fascista di Francisco Franco y Bahamonde), a suo tempo accettata dalle forze politiche catalane, anche se non totalmente, sancisce l'unità dello Stato spagnolo: per questo motivo, non fosse altro, il referendum catalano verrà considerato nullo, comunque.

Che la Cataluna - Catalunya in catalano - (certo, è un' altra lingua, è indubitabile e lo è da sempre, dalla costituzione delle lingue neolatine, dopo l'"involgarimento" del latino, ossia quando il latino si perde, anche se non a livello letterario ed ecclesiastico, in favore delle lingue "volgari", appunto), rivendichi altro è certo, ma ciò avviene anche e soprattutto per motivi economici, essendo Catalunya la realtà più "moderna", industrializzata, in poche parole "ricca" della Spagna.

Raffronti con altre realtà, come il Suedtirol/Alto Adige sono impropri, per la condizione storica totalmente diversa, per cui appellarsi al referendum catalano (se e come ci sarà...) è un'assurdità da parte della Klotz e delle forze di estrema destra tuttora presenti anche nella SVP.

Clamoroso, poi, far riferimento al libro "Hommage to Catalonia" (1938) di George Orwell (autore, anche, di "1984" e "Animal's Farm", per la cronaca), che è stato fatto da un politico della "sinistra" italiana in TV: si tratta di un testo scritto dal grande scrittore inglese dopo aver partecipato, dalla parte giusta (con socialisti, comunisti, libertari, repubblicani democratici) alla guerra civile spagnola contro il falangismo clerofascistadi Franco, appoggiato dal nazifascismo, e non contiene alcun riferimento all'indipendenza catalana.

Eugen Galasso

Last modified onMercoledì, 18 Ottobre 2017 13:21