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TSB: 100 spettacoli per far circolare idee

Conferenza stampa nel foyer del Teatro Comunale di Bolzano per presentare la prossima stagione 2022/2023 del Teatro Stabile bolzanino. Che naturalmente diventa anche il momento in cui si fa un punto sulla situazione delle linee di lavoro culturale, almeno per quel che riguarda lo spettacolo, nella città capoluogo e a livello provinciale.


La sintesi degli obiettivi di fondo che il TSB si pone l’ha fatta subito nel primo intervento il Presidente del Cda dello Stabile Giovanni Salghetti Drioli: abbiamo messo in piedi una stagione di spettacoli teatrali di serie A, una stagione di altissimo livello; si sta facendo un lavoro a fondo sul territorio altoatesino per dare un servizio culturale alle comunità esterne al capoluogo, trovando una risposta di grande adesione da parte dei cittadini; stiamo perseguendo con forza il fine di recuperare i 3000 abbonati della stagione 2019/2020 che ha preceduto il fermo dovuto alla pandemia.
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Il Direttore del TSB, Walter Zambaldi, ha inquadrato nel suo intervento le diverse linee culturali ed organizzative che il TSB sta perseguendo per centrare questi obiettivi.
Il punto fondamentale è che il TSB è un teatro di produzione, non solo di ospitalità. Quindi Bolzano è un luogo che costruisce spettacoli, che poi porta al giudizio dei pubblici delle altre città italiane. Zambaldi ha sottolineato questo fatto: il TSB è un interlocutore nazionale nel mondo della produzione teatrale.

E lo fa collaborando con co-produzioni con un grande numero di altre istituzioni teatrali nazionali.

E poi lo fa collaborando alla costruzione di un sistema teatrale regionale che si fonda sulla sinergia, superando la competizione e gli ostacoli. Di questo va detto grazie agli operatori teatrali ai vari livelli come anche alle istituzioni locali. Per la prima volta quest’anno ci sarà una “stagione regionale contemporanea” di 17 spettacoli messi in scena a Bolzano, Trento e Rovereto.

Mentre in Alto Adige il TSB porterà la prossima stagione complessivamente la rappresentazione di 100 spettacoli, con la ricaduta che questo fatto comporta per la realtà locale in termini di persone come anche di idee.

La linea culturale che il TSB segue, ha detto poi Zambaldi, è quella di scardinare nelle proprie produzioni i limiti tra i vari linguaggi artistici, tra prosa, musica, danza, come anche di scardinare quanto possibile, organizzativamente, i limiti tra i luoghi della fruizione delle proposte, aprendo possibilità agli spettatori di saltare dalla stagione di un ente a quella di ad un altro, dalla stagione di un linguaggio artistico a quella di un altro, creando dei percorsi culturali personalizzati.
Lo spettacolo che aprirà la prossima stagione, e lo farà significativamente sia per la stagione a Bolzano, Merano e Bressanone che per quella a Trento, è una produzione incentrata sulla figura di Pier Paolo Pasolini. Sul palco 54 elementi dell’orchestra regionale Haydn e 5 attori, esempio plastico di quel lavoro sul superamento dei limiti tra linguaggi artistici che Zambaldi persegue per il TSB. In tutto saranno 13 le proposte in abbonamento nella sala del teatro bolzanino, con la messa in scena di testi della migliore tradizione e testi di autori contemporanei, con attori di grido e sempre di grande capacità interpretativa. Altrettanti spettacoli andranno nelle sale teatrali di Merano, Bressanone, Brunico e Vipiteno.

L’attenzione sulla storia del Teatro Stabile a Bolzano l’ha richiamata nel suo intervento il Sindaco della città, Renzo Caramaschi. Si tratta di 73 anni di impegno e di fatica, ha ricordato Caramaschi, che solo da qualche anno hanno potuto avere a disposizione una vera struttura teatrale come è il teatro progettato da Marco Zanuso, teatro che è stato realizzato ben 50 anni dopo la distruzione del precedente edificio sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Caramaschi si è preso il gusto di ricordare le molte perplessità che accompagnarono la decisione di procedere nella costruzione del nuovo edificio teatrale, con i perplessi che si chiedevano “Ma serve?” “Rischiamo che resti vuoto!”, timori tutti smentiti dai fatti. La città di Bolzano, ha ricordato il Sindaco, ha sempre creduto nella cultura, ha sempre guardato avanti, ha sempre lavorato per la pace costruendo per questo rapporti tra le persone basati sul dialogo e sulla forza propria della cultura quale mezzo di crescita civile.

Il vice-Presidente della Provincia, e Assessore alla Cultura italiana della Provincia, Giuliano Vettorato, ha sottolineato come la Provincia investa nella cultura e, in modo particolare, punti a sostenere e valorizzare le iniziative che sanno costruire reti tra soggetti, quelle reti che rappresentano il modo per raggiungere i maggiori risultati grazie alle sinergie. Vettorato ha ricordato come, in questa fase postpandemica, suscitare l’interesse delle persone a seguire delle iniziative come gli spettacoli teatrali rappresenti anche un significativo e importante strumento sociale, consentendo alle persone di riprendere ad avere relazioni ed a trovare stimoli di crescita personale.

Tra i saluti istituzionali portati in questo importante incontro culturale quello dell’assessora comunale alla cultura, Chiara Rabini, che ha ribadito il sostegno dell’istituzione comunale al TSB e ringraziato tutti gli operatori che danno il loro apporto all’attività del TSB, e quello della rappresentante della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Pasquali, che ha confermato l’apporto della Fondazione motivato anche dalla elevata qualità delle proposte culturali fatte dal TSB.

Last modified onDomenica, 19 Giugno 2022 11:51