FESTIVAL DELLE LINGUE A ROVERETO: conclusa la terza edizione di livello eccelso
- Written by Franco Boscolo
- Published in Aspetti della didattica
Il Festival delle Lingue si è presentato alla sua terza edizione con questi numeri: tre sedi, tre ambiti di riferimento, sei aree tematiche, centocinquanta tra laboratori e conferenze, sessanta laboratori in lingua, quattro spettacoli teatrali, coinvolgendo quaranta istituzioni scolastiche e formative, centotrenta docenti, centoventicinque esperti, più di seicentocinquanta studenti.
Le iniziative ed i contenuti del Festival, hanno avuto come indirizzo le lingue del mondo, le tecnologie, le neuroscienze, il Clil, le prove Invalsi.
Più nel dettaglio, le sei aree tematiche che sono state approfondite:
1. Valutazione e certificazione;
2. Lingue classiche, lingua italiana, lingue di minoranza e lingua dei segni;
3. CLIL (Content and Language Integrated Learning);
4. Neuroscienze ed apprendimento/insegnamento linguistico;
5. Tecnologie a supporto dell’apprendimento linguistico;
6. Lingue dal mondo – L’universo linguistico presente nelle scuole.
Il Festival si è aperto a Rovereto giovedì 8 marzo 2018 con la cerimonia inaugurale presso l’aula magna di IPRASE con gli interventi del presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, del sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, di Roberto Santaniello, consigliere “Media” della Commissione Europea in Italia, di Carmela Palumbo per il Ministero dell’Istruzione, e del direttore del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento, Paola Venuti.
Hanno proposto le loro riflessioni, nel corso della “tre-giorni” nella città della quercia, ospiti illustri quali John Peter Sloan, attore, autore e insegnante d’inglese, Andrea Moro, professore di linguistica generale e neuroscienziato, Martin Dodman, docente della Libera Università di Bolzano e dell’Istituto di Ricerca interdisciplinare sulla sostenibilità dell’Università di Torino, Marion Grein, direttrice del Master “Germana s foreign language” presso l’Università di Mainz, David Marsh, dell’Università di Jyväskylä Group – Finlandia e co-fondatore del CLIL, Giovanna Masiero, glottodidatta transculturale, Alessandro Borri, docente di Italiano presso il CPIA di Montagna di Castel di Casio, Katia Castellani, funzionaria e traduttrice alla Commissione Europea, Antonella Sorace, dell’Università di Edimburgo, Silverio Novelli, giornalista, Antonella Mastrogiovanni, docente e collaboratrice INVALSI, Dieter Wolff, Julian Sudhoff e Franca Quartapelle che hanno presentato il nuovo manuale per la didattica CLIL realizzato con la collaborazione del Goethe-Institut Mailand.
Prestigioso il comitato scientifico del Festival, composto da: Jean-Claude Beacco, professore emerito di Scienze del Linguaggio e di didattica delle lingue e delle culture presso l’Università Sorbonne-Paris III e consulente di politiche linguistiche educative del Consiglio d’Europa, Gisella Langé, ispettrice Tecnica di Lingue Straniere e consulente presso il MIUR, Federica Ricci Garotti, professore associato di Lingua Tedesca presso l’Università di Trento, Mario Giacomo Dutto, presidente del Comitato Tecnico Scientifico di IPRASE, Claudio Marazzini, professore ordinario di Storia delle Lingua Italiana e Linguistica Italiana presso l’Università di Torino e Presidente dell’Accademia della Crusca, Dieter Wolff, professore emerito di psicolinguistica applicata alla Bergische Universität Wuppertal, Germania.
Al termine della conferenza tenuta da Nicola Gardini, professore di Letteratura comparata all’Università di Oxford, autore di “Viva il latino” e “Con Ovidio”, comunicazione che ha proposto il tema delle parole latine che “hanno avuto una diffusione universale, avendo la capacità non solo di durare nel tempo, ma di acquistare sempre nuovi significati”, si è tenuta la cerimonia di consegna, agli studenti che l’hanno conseguita, della Certificazione Latina.
Vicino ai momenti più istituzionali di inequivocabile altissimo livello, ciò che ha fatto davvero al cifra di questa edizione, coloro che hanno portato colore, vivacità, allegria e la loro competenza sono state le centinaia di ragazze e ragazzi delle scuole coinvolte che, di volta in volta, si sono succeduti presentando al pubblico, con la disinvoltura della giovane età, i loro interessanti interventi in lingua straniera sui temi scelti in classe con la collaborazione dei rispettivi docenti, in appuntamenti calendarizzati esattamente come quelli dei più blasonati “vip”: un’esperienza emozionante ed avvincente, una prospettiva positiva per il futuro.
Franco Boscolo