Siria a rischio guerra. E l'Italia?

Gli orrori della guerra in Siria ci colpiscono ogni giorno. Civili sterminati sono un prezzo troppo alto per le lotte di potere nell'area. Tuttavia pensare ad un attacco con armi chimiche da parte di Assad, a mio modo di vedere, è più che solo problematico. Cerco di guardare le cose "cinicamente" o meglio realisticamente, non solo da incallito pacifista quale sono: ad Assad un comportamento criminale non conviene, diciamo la verità. Andrebbe a rischio di alienarsi anche l'appoggio, finora costante, di Putin, che è politico scaltro, prudente, anche "cinico" (invero anche senza virgolette). Ma chi ha gli elementi per potersi esprimere con cognizione di causa parla con più sicurezza: come il ministro degli Esteri inglese, Boris Johnson, che, impegnato in un incontro con il collega tedesco Heiko Mass, ha dichiarato: “Non ci sono dubbi sull'utilizzo del gas e non restano molte alternative sui responsabili: soltanto la Russia ha gli strumenti, le motivazioni e il passato”, e come Macron, il Presidente francese, che è stato più diretto: la responsabilità dell'attacco chimico è del rais siriano, Bashar el Assad

Dunque, venendo a considerazioni che è necessario fare rispetto ad un impegno diretto italiano nell'eventuale conflitto, anche fornire le basi per aerei da combattimento per un eventuale attacco all'Italia non sembra opportuno, anzi sembra pericoloso. Specie ora con questa situazione, nella quale il governo Gentiloni è in carica (essendosi dimesso) solo "per il disbrigo degli affari correnti", come recita la formula di rito...

Veramente nel dibattito politico nazionale la politica estera non pare avere un grande spazio nei ragionamenti e nelle dichiarazioni di intenti per la formazione del nuovo governo.

Centro-destra e 5 Stelle sono contro alla guerra. Per quanti si richiamano al pensiero socialista e socialdemocratico credo sia un dovere escludere lo strumento "guerra" per porre fine alla crisi siriana, onde evitare l'orrore delle guerre mondiali e di quanto è venuto dopo (dalla Corea alle Guerre del Golfo e agli interventi tragici di pochi anni fa in Libia e altrove).

Eugen Galasso

Last modified onVenerdì, 13 Aprile 2018 11:13