Preti in politica

Vista la tuttora esistente incompatibilità tra abito talare e militanza politica, specialmente se comporta l'elettorato passivo (id est: candidarsi alle elezioni), sancita anche dal Codice di diritto canonico, alcuni preti "lasciano" e si candidano: lo fa ora, con dichiarazione sconcertanti (come la disponibilità a trattare con i mafiosi) l'ex parroco di Santa Monica a Ostia, Franco De Donno.

Invero si contano dei precedenti: c'era stato anche il suo quasi omonimo Don Olindo Del Donno, personaggio poliedrico, plurilaureato e autore di saggi importanti, per ex. sulla pedagogia di Don Bosco, più volte parlamentare dell'allora MSI tra gli anni Settanta e i Novanta del secolo scorso, ancora prima il fondatore del Partito Popolare (poi Democrazia Cristiana, con una notevole metamorfosi, però) don Luigi Sturzo (1871-1959) e don Romolo Murri (1870-1944) del Partito Radicale, beninteso non quello, ben posteriore, "di" Marco Pannella.

Ampliando lo sguardo, il panorama dovrebbe includere varie figure: penso al guerrigliero colombiano Don Camilo Torres, marxista (teologia della liberazione), membro fondatore dell'Ejército de Liberaciòn Nacionàl, morto in combattimento nel 1966 e ai tanti preti della teologia della liberazione viventi, come per es. in Nicaragua Ernesto Cardenal, anche poeta e a suo tempo ministro della cultura nicaraguense - come lui il fratello Fernando e tanti altri.

Inutile affastellare nomi su nomi: nonostante divieti e volontà di separare potere ecclesiale e politico (Dante fu uno dei primi a propugnare la dicotomia), preti di destra, sinistra e centro ci saranno sempre... Meglio se non con proposte ambigue come quelle di Don Franco De Donno...

Eugen Galasso

Last modified onMercoledì, 25 Ottobre 2017 14:36