Festivalmeteorologia

Terminato a Rovereto il FESTIVALMETEOROLOGIA - www.festivalmeteorologia.it/ - promosso dall’Università di Trento e dal Comune di Rovereto, destinato non solo agli specialisti del settore, ma anche alle aziende e a tutti coloro, e sono molti, che di meteorologia s’interessano. Grande il successo di pubblico.

Nel corso delle due giornate di lavori si sono avvicendati, descrivendo i molteplici aspetti di una branca scientifica così importante, ventisette relatori nei diversi seminari, cicli di conferenze, tavole rotonde, laboratori didattici. L’iniziativa ha visto anche la partecipazione di numerose aziende che operano del settore, la collaborazione di numerose associazioni che si occupano di meteorologia e la significativa presenza di appassionati e studenti che hanno potuto conoscere da vicino sia il fascino, sia la complessità di un settore non ancora correttamente percepito in Italia: infatti, se da un lato è patente l’uso che tutti fanno delle informazioni meteorologiche, irrinunciabili per il tempo libero certamente, ma sempre più indispensabili per il mondo agricolo, turistico, per il mondo economico, per il territorio ecc. dall’altro si percepisce nettamente come la cultura scientifica della meteorologia, nel nostro Paese, sia ancora carente; ne è prova il fatto che nella scuola il tema è assai poco trattato, che l’Università italiana non prevede alcun corso di laurea specifico, che nel nostro Paese, diversamente da quanto accade nel Regno Unito piuttosto che negli Stati Uniti, in Francia piuttosto che in Germania, mancano – sorprendentemente - sia una struttura nazionale unica, sia la formazione in questo settore che, come verifichiamo ogni giorno, essendo fondamentale nel momento della previsione, coimplica l’eventuale sinergia con strutture successive, Protezione Civile ecc. per la difesa dei cittadini e la tutela del territorio.

Nella cornice dell’evento si è tenuta una specifica sessione dedicata al mondo dell’informazione che ha visto la partecipazione di numerosi giornalisti, nel corso della quale si è approfondito prima e dibattuto poi, sui modi della corretta informazione in un settore scientifico così complesso per le conseguenze che possono avere soprattutto le incomprensioni quando vanno a pesare su un’oggettiva generale carenza culturale (auspicata una fattiva collaborazione, stigmatizzati la meteorologia spettacolarizzata, il rischio di strumentalizzazione, l’eccessiva approssimazione, l’uso di un linguaggio scientificamente non corretto ecc.).

I temi trattati nel corso del festival hanno esaminato anche le questioni legate allo stato della ricerca, all’elaborazione dei dati satellitari, alla biometeorologia, ai rapporti tra pubblico e privato, alle realtà regionali nella sinergia tra servizio locale e Protezione Civile.

Franco Boscolo

Last modified onDomenica, 05 Giugno 2016 11:23