Oggi paghiamo il prezzo delle privatizzazioni bancarie degli anni '90.

La privatizzazione delle banche, che si è attuata negli ormai lontani anni Novanta, sta producendo i suoi "frutti", ormai catastrofici.

Le regole europee, poi, rispetto alle quali quelle privatizzazioni erano prodromiche, hanno incrudelito i rapporti, ancora nel più nel senso di un "libero mercato finanziario", di una sorta di "no-man's land", ossia di una deregulation complessiva, che ora si manifesta con conseguenze anche catastrofiche a livello di piccolo e medio risparmio, mentre i grandi investitori sono comunque "garantiti", come può notare qualunque piccolo e medio correntista.

Guardando ai soggetti del panorama bancario-finanziario italiano, è da dire che la situazione delle Poste sembra relativamente più tutelata, anche se va detto che la struttura ancipite di Poste italiane le sottomette a rischi che, per ora, sono ancora più potenziali che attuali/attuati.

Eugen Galasso

Last modified onMercoledì, 25 Ottobre 2017 14:30