Esperienze della nuova didattica in Alto Adige
Esperienze della nuova didattica in Alto Adige |
Un progetto di didattica collaborativa nelle scuole altoatesine. Protagonisti ragazzi della scuola italiana e della scuola tedesca. Il progetto interdisciplinare di scrittura creativa e collaborativa è partito da un'idea di gemellaggio tra due classi II di madrelingua italiana (Bolzano) e tedesca (Merano). L'idea è stata quella di utilizzare la comunicazione in rete (e-mail e chat) per conoscersi e lavorare insieme, prima su un preciso argomento (l'acqua) e poi per scrivere un testo narrativo a più mani e a distanza, corredandolo di immagini che illustrino le storie, in cui i ragazzi siano anche gli attori dei loro racconti. Ogni alunno si è dovuto esprimere non nella madrelingua, ma in L2.Serge Noiret: Università virtuali ed insegnamenti virtuali: un futuro anche in Europa?Serge Noiret: Università virtuali ed insegnamenti virtuali: un futuro anche in Europa? Vorrei parlare di alcuni progetti europei e italiani di didattica nei laboratori virtuali anche se non riguardano specificamente la storia. Nell’Unione Europea e in particolare nella Commissione di Bruxelles, presso la dg-xxii (Education, training, youth) trovano potenzialmente posto i progetti educativi che integrano anche nuove tecnologie. Andiamo sul sito web della dg-xxii con il programma socrates e l’appendice per gli studi superiori, il programma erasmus. Uno dei presupposti di socrates verte anche sulle nuove tecnologie volendo favorire la «open and distance education in the European context». Esiste inoltre il programma Leonardo da Vinci per l’educazione a distanza, ora incorporato in Erasmus plus. WEB SEMANTICO. La semantica tutti i giorni in un clicColloquio con il ricercatore della Fondazione Bruno Kessler, Bernardo Magnini Non ce ne rendiamo conto, ma quando clicchiamo l’interruttore automatico di un motore di ricerca o diamo comandi vocali ad un navigatore, stiamo usufruendo di tecnologie della semantica, frutto della ricerca di quindici anni nella comprensione del linguaggio e nella traduzione automatica statistica. Di questo si è discusso nel corso della tre giorni di convegno internazionale “Joint Symposium on Semantic Processing - Textual Inference and Structures in Corpora” svoltosi a Povo (Trento) presso la sede della Fondazione Bruno Kessler (20, 21 e 22 Novembre 2013). Sale cinema a Bolzano, interesse della politica italiana a zeroSale cinema a Bolzano, interesse della politica italiana a zero A Bolzano il cinema "Eden" è chiuso ormai da 1 anno e mezzo, dopo una vita pluricentenaria, avendo rappresentato nell'ambito dei cinema bolzanini una lunga tradizione, "toute une vie" (tutta una vita). Se non esistono più Astra, Augusteo, Boccaccio, Columbia, Corso, Costellazione, Druso, Roma, Vittoria (cito in ordine non cronologico, ma è facile riconoscere, dai titoli di certi cinema, la loro collocazione storica...) se il cinema "Capitol" si è trasformato in altro, ciò è forse dovuto ai tempi, all'alternarsi di mode e di situazioni storico-culturali, mentre il cinema "Eden", cinéma d'essai, oltre a rappresentare un luogo di aggregazione-socializzazione particolari in centro città, avrebbe potuto costituire un "faro" a livello culturale. Ma la volontà dei gestori di continuare non è stata in alcun modo premiata da un ente pubblico in caccia di riconoscimenti per "aver fatto i compiti", nel senso della conclamata (e imposta, persino nella denominazione) "spendig review"... Si fosse trattato di qualche ente o anche di qualche associazione-bacino d'utenza elettorale per le varie forze politiche rappresentate in Comune o Provinca, le cose sarebbero andate ben diversamente. Eugen Galasso
La biblioteca Civica di Bolzano nell'incuriaLa biblioteca Civica di Bolzano nell'incuria. Da molto tempo, per ovvi motivi di distanza, non frequentavo la Biblioteca Civica di Bolzano. Mi è successo pochi giorni fa e la cosa si è rivelata disastrosa: ormai, complice l'incuria della Biblioteca stessa, il luogo è diventato "terra nullius", sorta di Mad Max anni 2010, in preda a sfaccendati che parlano ad alta voce quando le persone studiano e leggono, bevono bibite rumorosamente ed altro (a me hanno rubato un berretto in stile "russo", ma ad altre persone sarà certo toccato di peggio). Forse la Biblioteca non ha personale da destinare all'uopo, certamente il Comune di Bolzano (in primis il sindaco), in preda alla sindrome da "accoglienza indiscriminata", non vuol punire e sanzionare, per paura di passare per "razzista" o simili. Invece il problema è presto descritto: chi scrive, che si considera ben oltre e comunque al di fuori della logica "buonista" à la San Martino (Saint-Martin, meglio, era francese di Tours, pur se di origini ungheresi), che avrebbe (secondo la leggenda, non la realtà storica) diviso il suo mantello tagliandolo in due per darne la metà a un povero sofferente. Atto oblativo nobilissimo, ma "volontario", non obbligatorio, a Dio piacendo (io non lo farei mai, ma ciò non conta, chi vuole lo faccia pure), che non va imposto e radicato nella cultura. (read more_clicca sul titolo)
Il circolo "La Comune" sfrattato ... dalle logiche PDDi passaggio a Bolzano, apprendo dell'estromissione "violenta" (sfratto eseguito alle 6 e 30 del mattino del giorno 9 maggio scorso) del circolo "La Comune" dalla storica sede di via Longon 3, in zona adiacente al Liceo Classico "Carducci". Da notare che le altre associazioni culturali colà ospitate possono, invece, restare fino al prossimo 30 giugno. Chiare, per il cittadino/la cittadina non sprovveduto/a, le motivazioni del provvedimento: "La Comune", in particolare con il suo storico dirigente, Sandro Forcato, ha sempre fatto una politica culturale di sinistra (non di "centro-sinistra") mentre il sindaco dott. Gigi Spagnolli, quasi certamente ricandidato per la terza volta, persegue, anche in dissenso con il PD locale, una politica centrista, in quanto espressione delle associazioni cattoliche e dei movimenti ecclesiali, molti dei quali "cattoliconi" ("Katholen", in tedesco, a differenza dei più laici "Katholiken"), ma è anche appoggiato dalla SVP (che, quando sente odore di sinistra si dissocia violentemente, quasi come Goering quando sentiva parlare di cultura e "pone mano al suo revolvere"), cui deve la sua rielezione al primo turno quattro anni fa, ma anche il suo primo mandato.
CAI Bolzano - programmi della Commissione Cultura(2009) Siamo al giro di boa: con il concerto del Coro Rosalpina del Cai Bolzano, si è conclusa la prima parte del programma culturale organizzato da Carlo Grenzi, responsabile della Commissione Cultura del Cai Sezione di Bolzano. Le prime cinque serate hanno avuto come protagoniste le avventure, le peripezie, le esplorazioni e le narrazioni di Cristina Castagna, Ermanno Salvaterra, Paul Pritchard e Walter Nones, terminando immersi nelle armonie del Coro Rosalpina. Ora lo stop dei mesi più belli e seducenti, dedicati dagli appassionati alla ”…lotta coll’Alpe…”. Le serate riprenderanno venerdì 11 settembre 2009 con Davide Berton, Elio Orlandi, il 18 settembre, Francesco Sauro, 23 ottobre, Michele Pontrandolfo, il 6 novembre e Flavio Zanella, il 27 novembre 2009. Ricordiamo che Le manifestazioni si svolgono presso l’Auditorium Roen alle ore 21.00 con ingresso libero.
ANALFABETISMO DI RITORNOGià due diverse indagini comparative svolte nel 1999-2000 e nel 2004-2005 in diversi paesi, assegnavano all’Italia un non invidiabile primato: soltanto il 20% della popolazione adulta italiana sarebbe stata in possesso degli strumenti minimi indispensabili relativi alle capacità di lettura, scrittura e calcolo, strumenti fondamentali in una società complessa come la nostra. Ad oggi la situazione non è migliorata. Tullio De Mauro, linguista, professore emerito dell’Università di Roma La Sapienza, già ministro della Pubblica istruzione (nel 2000-01), anche in recenti interviste ha cercato di spiegare il fenomeno dell’analfabetismo di ritorno per il quale gli italiani rischiano di “ridiventare somari”. Anche chi vi scrive non si ritiene esente dal rischio di utilizzare un italiano imperfetto, modesto e spigoloso e, a tal proposito, cito nuovamente Tullio De Mauro da “I bisogni linguistici delle nuove generazioni” – QUADERNI DEL GISCEL, ed. La Nuova Italia: ”Chi si preoccupa di aspetti negativi del linguaggio delle giovani generazioni dovrebbe dedicare qualche sua fatica anche a rimuovere ciarpami e maldestre oscurità che si annidano nei testi scolastici, nella comunicazione pubblica, nella saggistica; e a porre mano a strutture che facilitino l’accesso alle letture, e alle lingue straniere”. Ne abbiamo parlato con la professoressa Elena Martinelli, segretario di GISCEL Trentino.
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