Eugen Galasso

Eugen Galasso

Dal PSOE elementi di riflessione per la politica socialista

Il PSOE (partito socialista spagnolo) è alle prese con i risultati delle recenti elezioni amministrative, non esaltanti, in realtà, ma neppure "disperanti". Come afferma il Segretario Generale Pedro Sanchez, in una recente intervista (31 d maggio) al quotidiano "El Paìs", uno dei più accreditati d'Europa, egli parlerà sia con Podemos (=possiamo) sia con Ciudadanos (=cittadini), i due movimenti (più che partiti) emergenti nella realtà spagnola: Podemos più a sinistra (ma non si riconosce nelle ricette "classiche" della sinistra), Ciudadanos più su una linea di centro. Sanchez ribadisce. "Il PSOE è socialdemocratico, sono gli altri a dover dire dove stanno e quali sono le loro proposte"; continua parlando di un "cambio chiesto dai cittadini, un cambio nella stabilità".

... parlando di toponomastica "cattolica" ...

Alcune considerazioni da parte mia, ma più che  altro di stampo sociologico, che non vorrebbero (necessariamente) essere polemiche.   

Che nell'immaginario collettivo italiano sia presente il cattolicesimo è indubbio: pensiamo al valore del "Patto del Nazareno": sede PD, Roma, sita in via del Nazareno, quindi nulla di particolare, ma fosse stata Via delle Botteghe Oscure, dove una volta era sito il PCI, nulla. Piazza del Gesù, dove aveva sede la vera "Balena Bianca", la DC, era forse troppo identificata con un partito "confessionale", mentre la confluenza di ex-comunisti ed ex-DC di sinistra (demitiani, prodiani, rosybindiani, sempre che ci siano, forse mattarelliani) "fa la forza". 

L'ordine di precedenza tra gruppi linguistici ha un senso. Cose superate?

Ogni tanto ci si ricorda di qualche trascorsa notizia, letta o sentita: personalmente preferisco basarmi su qualcosa di scritto (scripta manent, mentre verba volant). In più, in questo caso, si tratta di un testo (non chiedetemi di datarlo, non ho tenuto l'articolo, anche perché a Bolzano capito raramente) nel quale l'ex segretario di Langer, ora presidente della Fondazione Alex Langer, quella che conferisce l'omonimo premio, che negli ultimi anni non naviga in buone acque, Edy Rabini, ricordando la scomparsa di Don Bertagnolli, prete che non riscuoteva la mia simpatia(ma ciò non c'entra), esordisce parlando di "Tedeschi, Ladini, Italiani": ecco il politically correct nella sua versione meno intelligente. 

L'ordine proposto avrebbe avuto un senso prima dell'approvazione del pacchetto, ora assolutamente no, perché i diritti delle "minoranze" ora sono tutelate in un modo che altrove (Corsica, Paesi Baschi, Catalogna, Wales/Galles, Scozia, ma anche Sardegna, ma anche Val D'Aosta) si sognerebbero... 

Assolto Berlusconi: la politica andava fatta con metodi politici, non con le accuse giudiziarie

L'assoluzione di Berlusconi in Cassazione per il "processo Ruby" segna un momento di non-ritorno, di totale "alterità" rispetto a un lustro (almeno) di accanimento giudiziario, mediatico (da parte della stampa debenettiana e di varie TV, nonché di siti Internet decisamente schierati, inutile ricordar "Il Fatto quotidiano", "Repubblica", il TG 3, vari programmi su "LA 7" etc.: un elenco dettagliato sarebbe francamente troppo lungo...), di opinione pubblica condizionata dai media (alcune signore un tempo non precisamente "sante" che con l'età si sono schierate nel settore della sinistra, vecchi e nuovi "piagnoni" (Savonarola, contrariamente a certe semplificazioni scolastiche, era serio e si batteva contro la corruzione vera, soprattutto economica; i suoi pseudo/seguaci attuali sono semplicemente grotteschi, per non dire di molto peggio...). 

Ora bisognerà, come affermano vari esponenti del "Centro-Destra" (Forza Italia, Lega, in parte l'NCD di Alfano, pur se con minore chiarezza) riscrivere veramente la storia del 2011, con tanto di delegittimazione europea, pur se non internazionale (non solo Merkel e Sargozy, non Obama... le agenzie di Rating in primis e vari altri potentati economici e ancor prima finanziari...). 

Su questo il libro di Alan Friedman "Ammazziamo il Gattopardo", Milano, Rizzoli, 2014 (ma su ciò precedentemente, vari articoli e varie trasmissioni TV di Friedman e di altri), ma anche il recentissimo "Un golpe chiamato Rating" (a cura di Alessandro Sallusti), Milano, Controrrente-Il Giornale 2015, fanno piena luce, soprattutto dal punto di vista delle pressioni economico-finanziarie, svelando anche (ciò soprattutto, ma non esclusivamente nel secondo libro citato). 

Combattere politicamente Berlusconi per la "sinistra" era/è necessario e forse doveroso, come lo è per quell' "ircocervo" (tuttora) che si chiama M5S (movimento cinque stelle), ma il combattimento avrebbe dovuto svolgersi sul terreno politico ed economico, non su quello mediatico-giudiziario...    

Eugen Galasso

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