"Grexit": si scherza col fuoco

Mettere in crisi l'euro è la cosa più pericolosa che può accadere in questo momento. Altro che "Grexit"!

L'Unione europea è una costruzione della democrazia, della pace, e del benessere dei popoli europei. L'euro ne è la moneta, che ne subisce però tutte le distorsioni e differenze economiche e sociali. Quello che salta agli occhi oggi è che manchi "una visione europea dei problemi" e una "soluzione europea ai problemi".

Ogni Stato pensa a se (compresa, ovvio, la Grecia che pensa a non sacrificarsi in nulla per rispondere ai suoi doveri economici nei confronti degli altri. Altri che sono i cittadini degli altri Stati, considerato che sono gli Stati a tenere nel portafoglio i "pagherò" greci. Paesi come l'Italia, che stentano a fare scelte che portino a spendere bene i soldi di tutti, dove prenderanno i soldi per tenere in piedi la Grecia?), manca invece una strategia che ragioni in termini comunitari.

All'orizzonte non si vede alcuno che riesca a parlare in termini comunitari. Le istituzioni comunitarie sono prive di peso politico. Contano solo come luogo di erogazione di contributi. 

Pagare i debiti è uno dei principi del capitalismo. Per questo il principio va difeso, e per questo da parte di molti questo principio viene attaccato, anche se con argomenti "pietosi" (i Greci sono alla fame, la dignità dei Greci va affermata) o con argomenti "oscuri" (trame massoniche, Bildenberg, le "banche" e gli interessi finanziari che affamano la gente). 

Certo, banche e interessi finanziari non devono essere liberi di seguire solo i loro interessi. Le agenzie di rating devono essere regolamentate dalla politica, e così i movimenti finanziari. Ma c'è la politica che si pone questo obiettivo?

Quanto al rimborso dei debiti, è qui che servono accordi "intelligenti", perchè molte possono essere le strategie per recuperare un debito: si può sparare al debitore o si può dargli ancora respiro, purchè lui faccia capire di fare quanto serve - con dignità - per far fronte al suo dovere. 

Pur essendo sicuramente una delle sue sparate senza concreta applicazione, Renzi non dice una cosa sbagliata quando sostiene che i soldi sarebbero usati meglio se facessero da volano allo sviluppo. Certo, avendoli perchè frutto di una sana gestione delle spese dello Stato, perchè frutto di una sana gestione della tassazione. Da questo percorso sarebbero i lavoratori, le forze produttive, la politica sana a trarne i maggiori vantaggi.

Pietro Vittorio

 

Last modified onDomenica, 05 Giugno 2016 14:18