SPOE: piu' che i lavoratori sembra rappresentare una borghesia un po' gaudente e un po' timorosa

Un disastro, la SPOE (partito socialdemocratico austriaco): dopo le ultime elezioni, che hanno consegnato il paese alla destra, anche estrema, nessuna possibilità positiva. LA SPOE sembra impossibilitata a recuperare consensi, essendo carente di idee e di personaità.

Dopo Kreisky, il partito ha metabolizzato non più una riforma interna al capitalismo (e dunque del capitalismo) ma ha accettato in modo mai convincente il capitalismo tout court, senza proporre neppure reali correttivi a problemi come la robotizzazione della società e dunque in primis del lavoro, finendo in una "Sackgasse" (vicolo cieco )da cui non uscirà, probabilmente, neppure con la giovane (relativamente, certo) Pamela Rendi_Wagner, designata quale prossima segreteria del partito stesso.

Brillante, intelligente, colta, Rendi-Wagner non ha il "quid" necessario al comando di un partito che dovrebbe rappresentare in primis i lavoratori e le lavoratrici, mentre ormai rappresenta una frazione ormai residuale di borghesi, un po' gaudenti e un po' timorosi del nuovo. Ben poco per un partito che dovrebbe vivere di speranza e di proiezione verso il futuro.

Né basta la crisi generale della socialdemocrazia europea un fatto che è anche "particolare": non diremo dai tempi di Karl Renner e Max Adler, ma da quelli di Kreisky, l'Austria sembra destinata a un grigiore politico in cui dominerà una destra sempre più "revanchista", appoggiandosi, quando farà comodo a una VPOE (democrazia cristiana austrica) sempre meno "sociale" e sempre più iper-liberista.

Eugen Galasso

Last modified onSabato, 13 Ottobre 2018 09:55