Partiti socialisti europei: è da definire un programma per ritrovare appeal
- Written by Eugen Galasso
- Published in Dibattito socialista
Di recente ne "L'Express" il segretario del PSF (Parti Socialiste Français), partito "disastrato" dalle ultime elezioni presidenziali, proponeva (mi trovo pienamente d'accordo, peraltro) il ritorno a Jean Jaurès, grande leader e teorico del socialismo europeo, ucciso alla vigilia della Prima Guerra Mondiale (estate 1914). Tornare a Jaurès vuol dire riscoprire giustizia sociale integrale (superamento del capitalismo come si presenta ora) e libertà.
In consonanza con ciò, la SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschland), accettando a malincuore la "Grosse Koalition" con la CDU-CSU (l'ala bavarese, la più "cattolicona" e filo-banchieri), vuole una netta inversione di tendenza della politica europea, superando il neoliberismo e quindi il "rigorismo" economico.
Tutto bene, ma come? La definizione concreta di programmi per i partiti socialdemocratici europei è da sperare e da definire, in specie in questo momento, nel quale il socialismo europeo (dalla Gran Bretagna ai paesi scandinavi, al Portogallo, per non dire dell'Italia) è in una situazione di crisi indubbia e innegabile.
Eugen Galasso