Charles Aznavour è stato un autore e un interprete straordinario

Solidamente e convintamente armeno (ricordiamo che il massacro degli Armeni, perpetrato a inizio Novecento, prima ad opera dell'impero Ottomano, poi da parte della neonata Repubblica Turca di Mustafa Kemal Ataturk, è uno degli orrori del nostro tempo, anteriore persino alla Shoah) Chahnnourh Vannag Aznavourian, detto Charles Aznavour, morto a 94 anni, era un grandissimo, come chansonnier (cantava in francese, ma altrettanto bene in tutte le altre lingue dell'Europa occidentale), come autore di musica e testo nonché quale interprete straordinario, anche al cinema (aveva recitato con registi come Truffaut e Schloendorff, ma anche moltissimi altri).

Capace di alternare malinconia, rabbia, ironia, rimpianto, amore, furore, nelle canzoni come nei film, persona impegnata straordinariamente per il suo paese (l'Armenia, di cui era ambasciatore, a cui inviava da buon "emigrante", pur se nato a Parigi, molto denaro - le sue "rimesse" non mancavano mai e con esse vivevano molti Armeni).

Aznavour è stato uno dei pochi a cantare (tra l'altro) anche la condizione omosessuale. Compose brani indimenticabili come "Il faut savoir", "La Mamma", "Et pourtant", "For me Formidable", "Deux guitares", "Désormais", "Come è triste Venezia" (Que c'est triste Venise"), "la Bohème", come anche "Les Comédiens"("L'istrione"), che potrebbe e dovrebbe essere un vero inno alla quintessenza dell'"agire" in teatro: canzone con la quale si dovrebbe inaugurare ogni stagione teatrale che si rispetti.

Eugen Galasso

Last modified onLunedì, 01 Ottobre 2018 19:30