Un mondo meno sicuro
Un tempo gli attentati coinvolgevano solo certe parti del mondo ma da qualche anno in qua, nessuna parte e' piu' "al sicuro".
- Published in Notizie di cronaca
- Written by Eugen Galasso
Un tempo gli attentati coinvolgevano solo certe parti del mondo ma da qualche anno in qua, nessuna parte e' piu' "al sicuro".
Un tempo gli attentati coinvolgevano solo certe parti del mondo ma da qualche anno in qua, nessuna parte e' piu' "al sicuro".
Conferenza stampa nel foyer del Teatro Comunale di Bolzano per presentare la prossima stagione 2022/2023 del Teatro Stabile bolzanino. Che naturalmente diventa anche il momento in cui si fa un punto sulla situazione delle linee di lavoro culturale, almeno per quel che riguarda lo spettacolo, nella città capoluogo e a livello provinciale.
Referendum boicottati, dal PD, dai 5 Stelle, dai redivivi pulviscoli comunisti e da soggetti vicini alla magistratura "impegnata" come "Il Fatto quotidiano" e altri, anche perche' il governo e la Corte costituzionale li hanno ritenuti "sovrastrutturali" o almeno non importanti in questa fase... Aggiungiamo le fomulazioni complesse per molte persone, ...
Comunque a questi signori, che sono riusciti a non far raggiungere il quorum, si possono sbattere in faccia i 10 milioni di nostri concittadini che sono andati a votare per i referendum (non pochi!) dei quali da metà (5 milioni di persone) al 75% (sette milioni e mezzo di uomini e donne) hanno votato SI.
Per le elezioni comunali, quando il centro-destra (o senza trattino?) si unisce, va bene, quando e' disunito va peggio... Ma siamo solo al primo turno delle amministrative (dove si votava) e fino alle elezioni politiche c'e' ancora parecchio tempo, almeno cosi' sembra, sic rebus stantibus.
Eugen Galasso
La decisione dell'Unione Europea di "bandire" le macchine -nel senso di automobili- con il motore a scoppio entro il 2035, privilegiando dunque quelle a trazione elettrica, crea un indubbio vulnus nella produzione attuale, dato che la "riconversione" delle fabbriche d'auto non puo' certo atttuarsi in tempi rapidissimi.
Certo, di fandonie, anche filo-putiniane, la stampa e i mass-media ne contengono non poche. Non conosco le tesi (ipotesi, forse meglio) del sociologo Alessandro Orsini, oggi molto attaccato ma anche molto presente nei talk-shows TV. Tuttavia, leggo a riguardo un notevole fondo pubblicato da una rivista culturale ("Le Muse"), firmato dal dottor Davide Borruto, che parla del pericoloso gioco da "pensiero unico" (formula non usata dal vicedirettore citato della rivista) per cui chi formula dei "distinguo" sarebbe senz'altro un "filoputiniano".
Il Teatro Stabile di Bolzano organizza un centinaio di spettacoli, laboratori e workshop gratuiti durante questa estate 2022, diffusi in vari luoghi della città e in molte località esterne alla città. Questa innovativa stagione teatrale ha un nome, FUORI!, ed un simbolo, un risciò giallo a pedali.
A proposito della diversita', e dunque dell'autonomia, culturale (e ovviamente linguistica) dell'Ucraina rispetto alla Russia, fa fede ulteriore una lettera di valore storico di Andrea Caffi (1887-1955) a Giuseppe Prezzolini, il grande intellettuale, certo discusso, che segno' la vita culturale italiana del primo Novecento, in epoca fascista , post-fascista e recente, non senza polemiche.
Pur se con il consueto gioco della "colpa attribuita" ad altri ("abbiamo sventato un'invasione occidentale"), modo di argomentare che ripropone la guerra, fredda ma anche calda, tra superpotenze (aggiornata ad oggi, quindi anche senza il vincolo ideologico), Putin e' sembrato piu' prudente nel discorso del 9 maggio in occasione della commemorazione della vittoria russa sui nazisti.
Decisamente, a parte la retorica patriottica e simili (la riproposizione dei valori tradizionali etc.), il leader russo e' sembrato meno bellicoso di quanto si temeva (le previsioni si sono rivelate ancora una volta errate e/o esagerate) ma, anche in questo caso, non e' detto che poi agisca in coerenza a quanto sembrerebbe di poter evincere da questo suo discorso.
Eugen Galasso
Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, a proposito della crisi in corso (guerra) in Ucraina ha parlato di non accettazione dell'annessione della Crimea (annessione che risale ormai ad 8 anni fa) da parte russa, ossia della non possibile accettazione di quello che ormai é' un fatto compiuto.