Lo strudel: dalla Turchia all'Alpe di Siusi
- Written by Franco Boscolo
- Published in Cibi e bevande
Antiche vicende conducono al 1526 e ad un periodo fondamentale per la storia d'Europa e per il "Baclava".
Il XVI Secolo è un'età di fermento. Il sultano Sülayman sconfigge gli Ungheresi nella tristemente famosa battaglia di Mohács nella quale muore Luigi II d'Ungheria. Nel 1541 i Turchi occupano Buda spezzando il paese in tre parti. Ebbe così inizio il loro dominio, durato 150 anni. Nel 1529 il sultano assedia, non di meno, Vienna. Per l'Europa un momento difficile e delicato di confronto con una cultura assai diversa. Pesanti anni di dominazione turca per l'Ungheria, poi, nel 1699, il trattato di Karlowitz migliora la situazione.
In un tempo così lungo si sono realizzati, ad ogni buon conto, preziosi scambi culturali, religiosi ed anche culinari. L'occidente fa la conoscenza con il "Baclava", lo fa suo, lo rielabora. Alla ricetta originale, composta di noci, frutta secca e pane, il tutto reso morbido da un liquore, avvolto in una sfoglia e cotto in forno, è aggiunto un ingrediente decisivo: la mela. Da ultimo il dolce turco "Baclava", si sublima nello "Strudel" (il Baclava è ancora oggi molto comune in Turchia).
É un susseguirsi di fasti per lo squisito Strudel che, in seguito, da Vienna conquista i palati più fini invadendo dolcemente il Tirolo e le vallate italiane del Nord-Est con infinite rielaborazioni, sia salate, sia zuccherate. Financo lo yogurt ha il suo sapore.
In barba al "feroce Solimano", e dopo circa 500 anni, la Provincia di Bolzano artiglia la preda: sposa e fa suo lo Strudel, per sempre.
Infatti, dal 2000, egli appartiene alla nuova categoria dei "prodotti sudtirolesi di qualità".
Il dott. Werner Frick, assessore provinciale all'artigianato, industria e commercio, scrive: "Le pasticcerie e i panifici sudtirolesi si fanno garanti di questo ottimo prodotto. Nella preparazione dello Strudel sono rispettate regole severe: possono essere impiegati solo mele fresche e burro dell'Alto Adige".
Gradito anche lo spunto dell'Altopiano: "Apprezzo molto l'iniziativa culinaria delle «Settimane dello Strudel dell'Altipiano dello Sciliar», in quanto contribuisce a far conoscere al pubblico la nostra dolce specialità".
C'è anche il primato; nel corso delle manifestazioni - svoltesi dal 4 al 18 settembre sull'Altipiano dello Sciliar - a Siusi è stato realizzato lo Strudel più lungo. Ben cinquanta metri di golosità per trecento kg di mele. Sette le ore di lavoro per sei pasticceri: "Non è stato facile preparare ingredienti e dosi per uno strudel così grande; poi, essendo la kermesse alla sua prima, non potevamo sapere quanto pubblico avrebbe partecipato!" così il sig. Walter Marmsoler membro del comitato organizzatore. Il famoso dolce è stato, alla fine, sezionato e poggiato in bella vista sui tre lati di una di una piramide alta quattro metri.
Tutti hanno gradito, e il record, trasformato in fette, è svanito in poche ore: bambini e adulti non hanno saputo resistere.
Soddisfatta l'organizzazione dell'evento; vista l'affluenza di pubblico, la piacevole giornata verrà riproposta negli anni futuri come ci assicura il sig. Walter Marmsoler. Le settimane dello Strudel hanno coinvolto Fiè, Siusi, Castelrotto, l'Alpe di Siusi ed hanno ottenuto un ottimo riscontro di pubblico.
Franco Boscolo
Fonte: IPSSAR Istituto Alberghiero di Cortina
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