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Napolitano: un Presidente emerito santificato del tutto fuori luogo

L'intervento del "Presidente della Repubblica emerito" (per chi scrive solo "ex-presidente") Giorgio Napolitano in Senato ieri (con tutta la sua tipica prosopopea) è incredibile: una sensata protesta contro interventi gravissimi-per chi scrive para-golpisti- di Napolitano ha scatenato una marea di bordate polemiche contro "i reprobi": "chi tocca Napolitano muore", potremmo riassumere così questa situazione.

 

Il presidente che nel 2011 ha nominato autoritativamente e in modo extra-parlamentare e "personalistico" (avevo sentito circolare il nome più di due mesi prima della nomina, a Torino in ambienti FIAT) Mario Monti Presidente del Consiglio senza indire nuove elezioni, viene assurto tout court a "pater patriae", a salvatore della Costituzione, senza in alcun modo indagarne responsabilità e colpe - a suo tempo, invece, Francesco Cossiga era stato demonizzato come golpista.

 

"Perché?" si chiederà qualcuno; evidentemente perché Napolitano è funzionale a certe parti politiche, non ad altre, a loro volta demonizzate.

 

Poco da dire sulla riforma del Senato (che non è vera abolizione, ma un compromesso tipicamente "à l'italienne" per salvare capra e cavoli), di cui  si dovrebbe discutere a parte, ma la santificazione di Napolitano appare fuori luogo e forzatamente imposta da politici e mass-media al "Popolo bue" (e in parte lo lo è veramente, se beve tutto quanto viene propinato...).

 

Un tema su cui riflettere, a parte la singola persona Napolitano...   Vediamo se in seguito si agirà ancora così o si potrà ragionare (ne dubito, ma...) in modo più "laico"...      

 

Eugen Galasso

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