Il golpe turco e l'ignavia dell'Europa (anche se ...)

"Occhi chiusi dell'Europa" è il titolo dell'articolo di Claudio Martelli uscito lo scorso 21 luglio sul"QUotidiano Nazionale": è sempre lucido come ogni testo del politico e politologo di provenienza socialista e tuttora socialista, se pur non impegnato politicamente.

Martelli paragona il "putsch" (o golpe, se si vuole) turco con l'incendio del Reichstag berlinese, nel marzo 1933, autopoiesi del nazismo - avvento al potere dell'ìmbianchino-pittore fallito-agitatore politico (purtroppo trasciante) Adolf Hitler. E descrive la miseria politica del governo tedesco dell'epoca nel contrastarlo, meglio nel non saperlo-volerlo contrastare.

Idem per l'Europa oggi di fronte ai fatti turchi (o il fantasma dell'uropa, direi io, dato che non ne rimane altro...rispetto alle idealità di Spinelli e Rossi nel "Manifesto di Ventotene"; del resto anche nel mito la ninfa Europa non è che si neghi molto a Zeus/Jupiter) e conclude che "Se l'Europa esistesse , i negoziati (con la Turchia, sott.) li avrebbe già interrotti" (e qui Martelli enumera le violazioni dei diritti umani).

Verissimo; ma ricordo a me stesso e a chi vuole che l'Europa, fin troppo allineata alla NATO, ha tollerato a suo tempo: i colonnelli greci, i regimi para-fascisti di Salazar e Caetano in Portogallo, Francisco Franco y Bahamonde in Spagna etc., per non dire dei militari turchi dei vari golpe succedutisi nel Secondo Novecento: si vedano certi film se non si vogliono leggere opere storiche... Tutto per non disturbare il manovratore USA...

Eugen Galasso

Last modified onDomenica, 24 Luglio 2016 20:38