I radicali tornano visibili, grazie ad una "querelle" tra Pannella e Bonino!

La querelle "indiretta", se pure "in diretta" di Marco Pannella contro l'ex-ministro (governo Letta) Emma Bonino: non mi scuso, stavolta, per il gioco di parole, in quanto Pannella si sfogava in diretta (da Massimo Bordin, a "Radio Radicale") ma l'attacco era indiretto: presente Pannella (e Bordin "ricevente"), assente Bonino.  

In queste giornate estive, prima del consueto exploit radicale per le carceri, Pannella si sfoga forse per riacquistare visibilità. Legittimo, per carità, per ogni movimento e partito politico (i "Radicali" o come si chiamano ora sono presenti-non presenti- a seconda dei casi in occasione di elezioni e altro), legittimo anche il modo di conquistarsi visibilità ormai (roba da "qualunque mezzo è buona", "il fine giustifica i mezzi", ossia non Machiavelli ma un pessimo compendio del grande Segretario Fiorentino).

Ma, guardando un po' da vicino le cose, i radicali italiani (e Pannella, comunque leader indiscusso...) hanno cavalcato tutte le tigri: Sinistra liberale, Alleanza delle sinistre, con dominanza ai diritti civili - sempre presenti, in loro, bisogna ammetterlo -, vicinanza a Berlusconi, ritorno all'opposizione, ma con molti distinguo, critica al sistema, ma...).

Pannellone, anziano  e malato, sa però come curarsi e sa anche come "stare al gioco", dovendo in qualche modo emergere (ri-emergere) in questo mare di sigle, di partitini (in Italia il sistema bipolare e bipartitico non attecchisce, comunque, almeno per ora e credo sia meglio così, ma...), di bandierine e altro...

Auguri anche a lui, soprattutto se, carceri e altre cose anche importanti da dire e fare (eutanasia, droghe leggere etc.), ritornerà anche sulla scena politica con altro, ossia con temi ancora più importanti per la e nella vita dei cittadini.  

Eugen Galasso

 

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